Carta verde e vacanze di prossimità: i due ingredienti della ricetta salva turismo per l'estate 2021. L'invito ai pugliesi da parte della Regione, per il secondo anno consecutivo, è quello di restare in Puglia e riscoprire le bellezze naturali e artistiche di casa nostra, dando così anche una mano agli imprenditori locali. «Stiamo progettando un sistema di turismo in cui chiediamo ai pugliesi di restare in Puglia» ha dichiarato proprio ieri il governatore Michele Emiliano, intervenuto a Coffee Break su La7. «La Puglia è bellissima dice Emiliano - e in questo modo ciascun pugliese darà una mano agli altri pugliesi. Dopo l'esperienza dell'anno scorso, sconsiglio radicalmente di uscire dall'Italia».
Come non ripetere gli stessi errori dell'etate 2020
Per salvare il turismo però, dopo i numeri disastrosi dello scorso anno in cui secondo la Coldiretti Puglia - oltre sette viaggiatori stranieri su dieci (70%) hanno dovuto rinunciare a venire nella nostra regione a causa del blocco delle frontiere, è necessario lo sblocco della mobilità internazionale. «L'adozione del green pass dunque secondo l'associazione degli agricoltori- salverà le vacanze estive nel Belpaese di oltre 2 milioni di pugliesi che prima della pandemia avevano trascorso una vacanza in Italia tra giugno ed agosto».
Il nodo ristori
Altro tema bollente quello dei ristori: a tal proposito, commenta il presidente di Terranostra Puglia Filippo De Miccolis, «l'agriturismo e lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole devono rientrare nelle strategie regionali, ivi incluse quelle a sostegno del settore turistico per emergenza Covid. Gli indennizzi per calo di fatturato sono solo un placebo, cosi come non mancano difficoltà per accedere al credito». Se gli ammortizzatori sociali sono ormai insufficienti per entità e tempistica a dare respiro alle tante famiglie che hanno vissuto mesi di inoccupazione il green pass vaccinale potrà dare una ventata di ossigeno. «Potrà essere utilissimo per il ritorno degli stranieri commenta Marisa Melpignano di Borgo Egnazia. Nei paesi in cui si sta già utilizzando come a Dubai i risultati sono evidenti, il turismo è ripreso. Ad oggi per chi come noi lavora in prevalenza con l'estero è l'unico strumento per salvare la stagione». Tempi della burocrazia permettendo. «Noi siamo stati tra i primi a sostenere questa idea dice Francesco De Carlo di Asshotel -. Se ne parla già da mesi ma l'estate è vicina e ancora, sebbene in Europa ci siano già le linee, a livello organizzativo non si sa molto. Ci vorrà sicuramente un po' di tempo perché tutto funzioni a regime ma se ciò avverrà anche per le seconda parte dell'estate allora potremmo recuperare anche una buona parte di turismo estero. Ma ora l'importante è partire».
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