Green pass, primo giorno di controlli: stretta per i clienti di poste e banche. Verifiche a campione nei negozi

Green pass, primo giorno di controlli: stretta per i clienti di poste e banche. Verifiche a campione nei negozi
di Paola COLACI
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Mercoledì 2 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 08:13

Green pass obbligatorio per accedere a uffici postali, banche e attività commerciali: in Puglia buona la prima. L’obbligo di esibire il certificato verde “base” - che si ottiene con vaccino o tampone - è scattato ieri. E sin dalle prime ore del mattino a tutti i clienti di Poste e uffici di credito è stato richiesto di esibire la certificazione verde prima di pagare un bollettino o versare un assegno. Controlli rigorosi effettuati attraverso i totem elettronici negli uffici postali e con l’ausilio del personale addetto alla verifica nelle banche, dunque. Ma procedura ancora in fase di rodaggio che ha comportato inevitabilmente qualche coda all’esterno e tempi più lunghi per l’accesso ai servizi.
Verifiche sì, ma a campione invece nella maggior parte dei negozi e nelle attività commerciali. Numerosi i cartelli affissi sulle vetrine. E tutti più o meno dello stesso tenore: “Accesso consentito solo con il Green pass base”.

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Ingressi scaglionati in tabaccheria e controlli a campione nei negozi

Ma da BariBari a Lecce, passando per Brindisi e Taranto - complici forse il freddo e la pioggia - nessuna fila agli ingressi.

Anzi, clienti con il contagocce. Pochi quelli che si sono avventurati nelle vie dello shopping e nei centri delle città. Eccezion fatta per i clienti dei tabaccai ai quali è toccato mettersi in fila e attendere il proprio turno: quasi tutte le rivendite di tabacchi e le edicole hanno adottato, infatti, il sistema degli ingressi contingentanti. E a tutti è stato chiesto di esibire il Green pass per il controllo. Forze dell’ordine in campo in tutte le città e nei centri pugliesi per verificare il rispetto delle regole, compreso l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 anche all’esterno.  E multe dai 400 ai mille euro per chi i trasgressori. 

Sanghez (Confesercenti): «Tra i clienti ha prevalso il buonsenso»

Bilancio della prima giornata all’insegna delle nuove regole tutto sommato positivo anche per le associazioni di categoria. L’indagine fra i commercianti svolta da Confesercentiper tutta la giornata di ieri non ha riscontrato particolari problemi dal punto di vista del funzionamento delle App di controllo, né in relazione alla clientela che si è dimostrata comprensiva e collaborativa. «La possibilità che i controlli possano essere svolti a campione, inoltre, ha alleggerito l’impegno degli operatori» ha tracciato il bilancio della prima giornata all’insegna dell’obbligo di certificazione verde il direttore di Confesercenti Puglia, Salvatore Sanghez. «Ancora una volta il buon senso ha prevalso - ha aggiunto - Ben vengano, inoltre, queste misure che ci consentiranno uscire dall’emergenza in tempi brevi».

Ambrosi (Confcommercio): «Vie dello shopping deserte e negozi vuoti»

Meno ottimistica la prospettiva tracciata dal presidente regionale di Confcommercio, Alessandro Ambrosi. «Tracciare un bilancio della prima giornata all’insegna dell’obbligo del Green pass - ha detto nelle scorse ore - è impresa ardua. Se la maggior parte delle attività commerciali era ben attrezzata per verifiche e controlli, a mancare sono stati i clienti. Il centro di Bari è ormai semi-deserto. E lo stesso scenario si riscontra anche nelle altre città». Quella che il commercio pugliese sta attraversano dunque, secondo Ambrosi, è una vera tempesta perfetta: «L’aumento dei casi di positivi al virus sommato al timore del contagio tiene in casa la maggior parte delle famiglie - aggiunge - E a fare il resto ci pensano la crisi economica e l’aumento delle bollette, a cui si somma anche il Green pass. Una tempesta perfetta, insomma». Intanto oggi in Consiglio dei ministri dovrebbe passare la modifica della durata del green pass dei soggetti vaccinati con tre dosi. L’ipotesi sul tavolo prevederebbe una durata illimitata del certificato verde, fatte salve nuove situazioni di carattere sanitario e in attesa che Ema e Aifa decidano su una eventuale quarta dose. Già stabilita, invece, la proroga al 10 febbraio per le mascherine all’aperto.
 

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