I due pugliesi al governo: per Fitto “Affari europei” e “Coesione e Pnrr”, Mantovano sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

I due pugliesi al governo: per Fitto “Affari europei” e “Coesione e Pnrr”, Mantovano sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
5 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:50

Sono due i pugliesi nel governo di Giorgia Meloni e avranno entrambi un ruolo centrale e di primo piano. Raffaele Fitto, neo eletto deputato con Fratelli d'Italia e ormai ex eurodeputato, sarà ministro degli Affari europei, delle Politiche di coesione e del Pnrr. Nella squadra di Palazzo Chigi ecco Alfredo Mantovano: sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Già in passato (con i governi Berlusconi) sottosegretario all'Interno, ex An e poi Pdl, Mantovano ha lasciato la politica attiva nel 2013, quando è tornato in magistratura come giudice prima in Corte d'Appello a Roma e poi della Corte di Cassazione. E' vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino. Fitto e Mantovano erano entrambi nell'ultimo governo di Silvio Berlusconi, tra il 2008 e il 2011: l'ex eurodeputato era ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale.

Le deleghe di Fitto, il ruolo di Mantovano

Fitto, ormai ex eurodeputato e co-presidente dei Conservatori e Riformisti in Parlamento europeo, è stato eletto deputato con FdI: l'esperienza europea sarà ulteriormente messa a frutto ora dalla postazione ministeriale.

Nn solo: gestirà di fatto la cassaforte dei fondi europei, anche nei rapporti con le Regioni (e perciò con Michele Emiliano). Mantovano sarà in una postazione nevralgica a Palazzo Chigi, al momento è l'unico sottosegretario scelto da Meloni.

Le altre ipotesi sfumate

Sfumata l’ipotesi del forzista barese Francesco Paolo Sisto alla Giustizia, sperava in un posto in Consiglio dei Ministri Simona Baldassarre. Nata a Giurdignano, nel Salento, 52 anni fa, ma residente a Roma dagli anni dell’Università – ha studiato Medicina alla Cattolica - l’europarlamentare leghista era data per probabile ministra per la Famiglia e la Natalità. Nelle intenzioni del leader del Caroccio Matteo Salvini, il medico ha alle spalle un’esperienza da consigliera comunale a Roma e attualmente è componente del gruppo Identità e Democrazia del Parlamento europeo. 
 

Fitto lascia Bruxelles

Raffaele Fitto libererà un posto strategico all’Europarlamento: quello di capogruppo dei Conservatori. Da Strasburgo, infatti, l’ex governatore pugliese, ha lavorato per accreditare Meloni quale possibile e affidabile leader di un governo italiano di centrodestra e per costruire un ponte tattico fra Fratelli d’Italia e i Popolari europei.
La nomina a ministro – per Fitto è la seconda volta, dopo essere stato a capo del dicastero degli Affari regionali con il Berlusconi quater - suggella così questa stagione della sua seconda vita politica, vissuta al fianco di Meloni.

Sisto sottosegretario?

Si dovrà attendere invece di conoscere la rosa di possibili sottosegretari e viceministri per capire quale ruolo potrà avere Sisto, sottosegretario alla Giustizia con Draghi premier e senatore rieletto sempre fra le file di Forza Italia. 
Oggi, con il centrodestra che si presenterà unito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, si concluderanno le consultazioni, iniziate ieri mattina. Della delegazione del Terzo Polo ha fatto parte la presidente di Iv, Teresa Bellanova, che dopo l’incontro ha detto: «Le continue frizioni all’interno del centro destra non sono la migliore garanzia né per una solidità e stabilità del governo che dovrà nascere né per la reputazione internazionale del nostro Paese. È quanto abbiamo voluto sottolineare nel corso del colloquio con il presidente Mattarella che considero davvero una garanzia di stabilità nelle incerte vicende politiche italiane. Consegnandogli la mia e nostra preoccupazione per il saldarsi della crisi energetica con la situazione già precaria di tenuta sociale nel nostro Paese». «L’urgenza per il nascente governo - avverte Bellanova- non può che essere fare presto nel dare risposte ai problemi degli italiani. Quelli cronici, come la mancanza del lavoro e la povertà, nemmeno sfiorati - figuriamoci risolti - dal reddito di cittadinanza, e quelli sopraggiunti con la guerra in Ucraina e le conseguenze sul caro energia. Non possiamo andare avanti eludendo questioni centrali come le enormi difficoltà che il Paese si trova a vivere e che non sembrano essere la priorità nell’agenda della maggioranza alle prese con gli algoritmi degli equilibri interni». «Oggi - spiega - chi si accinge a formare un nuovo governo deve avere una sola priorità: garantire un esecutivo autorevole davanti alle difficoltà che il Paese vive e alla delicatissima crisi internazionale. Un esecutivo capace di assumere fino in fondo il peso delle criticità che ogni giorno vivono famiglie e imprese. Noi e io personalmente sono lontana anni luce da Giorgia Meloni per cultura politica. Pure, non posso non registrare come i suoi alleati appaiano più concentrati su come offuscarne e incrinarne la leadership invece che costruire le condizioni di una, maggioranza coesa e determinata, garante dell’interesse nazionale. Un dato che a livello internazionale appare sempre più evidente e preoccupante», ha concluso Bellanova.

© RIPRODUZIONE RISERVATA