Giunta, Emiliano conferma Piemontese assessore. Si fa strada l'ipotesi Casili (M5s): si lavora all'accordo

Giunta, Emiliano conferma Piemontese assessore. Si fa strada l'ipotesi Casili (M5s): si lavora all'accordo
di Paola COLACI
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Sabato 3 Ottobre 2020, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:43
Tre su dieci. E un altro tassello della nuova giunta regionale che va al suo posto. Dopo l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco nominato in pectore alla Sanità e l'uscente e riconfermato del Pd, il martinese Donato Pentassuglia che gestirà la delega all'Agricoltura, ora tocca a Raffaele Piemontese. L'assessore uscente al Bilancio, rieletto nella lista Dem di Foggia e tra i recordman di preferenze con 21.518 voti incassati alle urne, con buona probabilità continuerà a occuparsi dei conti dell'ente regionale. Anche se su questo aspetto il presidente Michele Emiliano ancora non si sbilancia. L'unica certezza al momento è la riconferma di Piemontese.

«È un ragazzo molto giovane che ha già fatto la sua gavetta. Una persona che rappresenta la Capitana ma che adesso è pronto per fare il salto di qualità» ha annunciato il governatore nella serata di giovedì a Latiano, in provincia di Brindisi, ai microfoni di Canale 85. Intercettato a margine di un impegno elettorale in vista del turno di ballottaggio di domenica e lunedì, Emiliano non ha fatto mistero della sua decisione di riconfermare l'assessore uscente in giunta. Così come, ha confermato l'idea iniziale di procedere alla composizione del nuovo esecutivo rispettando il rigoroso criterio del 50 e 50: metà assessori uomini e l'altra metà poltrone destinate alle donne. Ma non è escluso che per trovare la quadra al cerchio il governatore decida di optare per lo schema alternativo del 6+4+1: nel dettaglio un squadra di governo di sei uomini e quattro donne, più la casella della presidenza del Consiglio. Postazione che il governatore considera di assoluto prestigio e che potrebbe andare in dote all'assessore regionale uscente del Pd Loredana Capone.

Una nomina che, seppure potrebbe risultare strategicamente utile a Emiliano per far sciogliere più agevolmente il rebus delle nomine, rischia però di non soddisfare del tutto le aspettative del Pd salentino. E su questo punto nei giorni scorsi il segretario provinciale dei Dem Ippazio Morciano era stato chiaro: «Il risultato che ha portato in dote il Pd salentino in questa sfida elettorale non può essere riconosciuto diversamente se non attraverso l'assegnazione di un assessorato». Prospettiva che al momento non sembra rientrare nel difficile gioco di incastri ed equilibri con cui in queste settimane si sta misurando il governatore. Si vedrà.

Verso un posto in giunta, invece, l'uscente Sebastiano Leo, eletto con i Popolari a Lecce e che potrebbe mantenere la sua delega a Lavoro e Formazione. Ma anche Alessandro Delli Noci, vicesindaco di Lecce eletto nella lista Con al quale il governatore potrebbe assegnare la delega allo Sviluppo economico. Ci sono, poi, le ipotesi esterne. E su questo fronte al momento sono tre le opzioni al vaglio governatore. Tutte caselle che Emiliano potrebbe decidere di occupare con esponenti delle liste rimaste fuori dal Consiglio: a partire da Senso civico che potrebbe trovare espressione in Giunta attraverso l'affidamento di un assessorato all'uscente e non riconfermato Ernesto Abaterusso. Ma in corsa ci sono anche i vendoliani che potrebbero riproporre in Regione Angela Barbanente. A patto, però, che l'ex assessore all'Urbanistica ai tempi del governo di Nichi Vendola accetti di tornare a misurarsi con gli impegni di una delega regionale.

C'è poi l'opzione del Movimento 5 Stelle. E una doppia ipotesi sul piatto: in caso di accordo politico con i pentastellati e nella prospettiva di un allargamento della maggioranza, infatti, Emiliano potrebbe tendere la mano alla consigliera Rosa Barone, eletta nella lista di Foggia. Negli ultimi giorni tuttavia sta prendendo consistenza la possibilità che se casella M5s dovrà essere, a occuparla potrà essere l'uscente Cristian Casili, riconfermato nella circoscrizione di Lecce. Del resto il consigliere salentino è espressione di quell'area moderata del Movimento che non disdegna quell'accordo con il Pd a cui il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il capo politico Vito Crimi a Roma e a livello nazionale continuano a lavorare senza sosta.

Accordo possibile anche in Puglia secondo Casili, la cui posizione sembra sempre più distante dalla linea del no secco al dialogo con i partiti da cui non intende muoversi Alessandro Battista. Posizione che alle Regionali è stata interpretata fedelmente della candidata presidente Antonella Laricchia e dalla senatrice Barba Lezzi. Linea integralista da cui Casili, però, ha già preso le distanze annunciando la sua disponibilità a far parte dell'esecutivo di Emiliano. «A patto, però, che siano chiare le regole e i programmi».
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