Dpcm Covid, locali chiusi a mezzanotte, ma i giovani restano in strada: rischio caos

Dpcm Covid, locali chiusi a mezzanotte, ma i giovani restano in strada: rischio caos
di Francesca SOZZO
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Lunedì 19 Ottobre 2020, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Ore 24: locali chiusi. E divieto di vendita di alcolici al banco dopo le 21. Leccesi diligenti, almeno per quanto riguarda i titolari dei locali della movida. Un po' meno i clienti. Per strada, fino a tardi, assembramenti e gruppetti di giovani.


Nel primo sabato sera successivo al Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte - quello emanato alcuni giorni fa che prevedeva l'obbligo di chiusura alle 24 per ristoranti e bar e dalle 21 divieto di consumare in piedi e sostare fuori dai locali (che potranno continuare a servire i clienti solo ai tavoli, al chiuso o all'aperto) - Lecce sembra esse una città diligente. Nonostante le difficoltà che i proprietari dei locali notturni hanno manifestato in questi giorni per la paura del calo di vendite, le norme si rispettano. Senza neanche bisogno di essere sorvegliati più di tanto. O sollecitati dalle forze dell'ordine.
E così, alle 24 di questo sabato di piena Movida, tutto chiuso. Quasi a voler esorcizzare il possibile coprifuoco delle 22 a cui, secondo alcune voci, stava pensando il governo per limitare la diffusione del virus. Una decisione che, poi, non c'è stata alla luce delle norme di ieri sera. Una decisione che, appunto, avrebbe potuto mettere in ginocchio tante attività commerciali che già a fatica devono ancora lasciarsi alle spalle il calo di affari durante il lockdown.

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Ma se come nella più classica favola di Cenerentola alle 24 tutti a casa, possibilmente senza perdere la scarpetta, l'altra faccia della medaglia della movida leccese, racconta di una città che nasconde nelle piazzette e nelle stradine del centro storico gruppetti di giovani e giovanissimi che, in barba ai divieti, hanno dato vita ad una serie di assembramenti in varie zone delle città.

Convitto Palmieri in primis. Come se il covid non esistesse, come se il lockdown non li avesse scalfiti, si sono dati appuntamento nel post chiusura dei locali. In mano alcol - probabilmente acquistato prima delle 21 - birre, sigarette. Si ride, si chiacchiera non sempre con la mascherina sul viso. Tutto proprio come se nulla fosse.


Un sabato qualunque quello dell'altro ieri sebbene non siano mancati i controlli da parte delle forze dell'ordine. In campo sia la polizia municipale che la polizia che effettua i controlli tutte le sere in divisa e in borghese.
Compito della polizia locale controllare che non si creino assembramenti e che le persone in giro per la città indossino la mascherina nei luoghi aperti come da decreto. Lo scorso fine settimana sono state 18 le sanzioni elevate da 400 ciascuna. La maggior parte dei verbali sono stati elevati nelle ore serali.
 

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