Contagi in crescita: tra partenze e arrivi, pioggia di disdette

Contagi in crescita: tra partenze e arrivi, pioggia di disdette
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Domenica 18 Luglio 2021, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 15:40

Focolai e variante Delta, il vaccino non basta: vacanze a rischio per milioni di italiani. Dopo il caso Malta è pioggia di disdette. Ed è caos vacanze dopo l'aumento dei casi di contagio da Covid tra i ragazzi in viaggio.
Salta la vacanza per un gruppo di 16 giovani brindisini che non potranno neppure chiedere il rimborso del biglietto aereo. Sarebbero dovuti partire per Malta il prossimo 30 luglio ma le nuove restrizioni introdotte dal vicepremier e ministro della Salute, Chris Fearne, non consentono l'ingresso nell'isola ai non vaccinati. E a nulla è valsa la corsa alla seconda dose visto che è possibile sbarcare a Malta solo se si ha il green pass. Sì, ma da più di due settimane. «Abbiamo prenotato il viaggio oltre un mese fa - dice Mario, uno dei ragazzi della comitiva rimasta a terra - eravamo convinti che ci si potesse muovere, certo con le dovute cautele. E invece a questo punto non sappiamo come comportarci. Molti di noi hanno ricevuto solo la prima dose del vaccino anti-Covid. Del resto, all'inizio ci hanno detto che bastava fare il tampone 48 ore prima ora. Ma con il nuovo picco di contagi è cambiato tutto». Tuttavia nei giorni scorsi molti ragazzi si sono recati negli hub vaccinali, chiedendo di essere inseriti nei fuori lista e poter anticipare il richiamo motivando l'istanza proprio con l'imminenza del viaggio. Richieste spesso accolte dagli operatori presenti nei centri vaccinali che hanno confermato come per anticipare la seconda dose bastasse portate con sé il titolo di viaggio. Neppure la corsa al vaccino, però, è bastata. Così come Malta anche altri Paesi hanno deciso, infatti, di introdurre la regola del green pass per viaggiare con il limite temporale delle due settimane. Non solo. Con l'individuazione di nuovi focolai sono state previste nuove restrizioni. «La compagnia aerea non può rimborsarci il biglietto ma ci da la possibilità di cambiare destinazione sottolinea il giovane brindisino - Ma in Francia, Spagna e Grecia, oltre all'obbligo del certificato vaccinale, ora è stato reintrodotto anche il coprifuoco». A Barcellona e nelle altre città della Catalogna, comprese famose località balneari come Sitges e Salou, per esempio per frenare la nuova ondata di Delta, specie tra i giovani, sono state chiuse le discoteche e altri locali notturni nel fine settimana e obbligo di esibire un certificato vaccinale per poter accedere a qualunque evento all'aperto che coinvolga più di 500 persone. In Francia obbligo di vaccino e pass sanitario da inizio agosto per accesso ai caffè, ristoranti, centri commerciali, aerei, treni, pullman di lunga percorrenza. A Mykonos torna il coprifuoco tra l'una e le sei del mattino e il divieto di mettere musica per bar, club e ristoranti. Le misure hanno effetto immediato. Feste in spiaggia e concerti sono stati annullati in gran parte della Grecia. Insomma viaggiare, soprattutto all'estero, diventa sempre più difficile.
Cosa fare, allora, con una vacanza prenotata e le tante restrizioni? I ragazzi pensano ad una nuova meta, magari restando in Italia o al rinvio del viaggio alla prossima estate. «E' tardi- dicono- siamo a fine luglio e sicuramente non ci aspettiamo che all'improvviso la situazione cambi. Abbiamo pensato di trovare un'altra destinazione, magari restando in Italia. Ma si avvicina agosto, siamo in piena alta stagione ed è difficile fare i conti con gli aumenti dei prezzi, sempre ammesso che si trovi posto. A questo punto non ci resta che rinviare al prossimo anno, cambiando destinazione non perdiamo i soldi del biglietto, sempre con la speranza che la prossima estate l'incubo sia finito».
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