Le famiglie tagliano sugli acquisti: si spende di più per mangiare meno

Le famiglie tagliano sugli acquisti: si spende di più per mangiare meno
3 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Agosto 2023, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 10:57


Il caro prezzi taglia del 4,5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dalle famiglie nel 2023 che sono però costrette a spendere comunque il 7,3% in più a causa dei rincari determinati dall'inflazione. È quanto emerge dall'analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le famiglie sottolinea Coldiretti vanno tra l'altro a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.

In crisi anche le imprese agricole


La situazione di difficoltà si estende continua la Coldiretti Puglia alle imprese agricole colpite dal maltempo che ha decimato i raccolti e dai bassi prezzi che non molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell'abbandono di interi territori.

A subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad un terzo sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura che fanno registrare rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%, quando l'88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su gomma.


Con i prodotti agroalimentari che per arrivare sugli scaffali viaggiano su strada l'aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. Uno scenario preoccupante continua la Coldiretti che alimenta l'inflazione e pesa sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 4 miliardi in più per mangiare di meno.
La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che sottolinea la Coldiretti volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,4% nel semestre nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità.

La situazione in Puglia


L'approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per gli effetti del clima pazzo e per la ridotta disponibilità di manodopera, un impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall'asporto e da importanti momenti di solidarietà verso gli oltre 210mila indigenti.


Il Piano nazionale di ripresa e resilienza afferma Coldiretti - può essere determinante insieme ai contratti di filiera fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l'agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale e di aumento dei tassi da parte della Bce. Occorre lavorare conclude Coldiretti per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA