Bari, ragazza tenta il suicidio sul ponte: carabiniere la salva abbracciandola per 15 minuti. Meloni: «Eroi in divisa»

Bari, ragazza tenta il suicidio sul ponte: carabiniere la salva abbracciandola per 15 minuti. Meloni: «Eroi in divisa»
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Martedì 26 Dicembre 2023, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 09:08

È rimasta appesa al cornicione di un ponte per più di un quarto d'ora nella notte di Natale, poi è stata salvata da un carabiniere. E a poche ore dal salvataggio, anche la premier Giorgia Meloni ringrazia gli uomini in divisa definendoli "eroi".

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Cosa è successo

La sera di Natale, alle 20 circa, qualcuno ha infatti composto il 112, allertando i carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bari e segnalando la presenza di una donna lungo la tangenziale del capoluogo, all'altezza del ponte che attraversa via Petroni. I militari, giunti sul posto, sono riusciti a salvare la donna che, nel tentativo di lanciarsi nel vuoto, era rimasta aggrappata solo con le mani al parapetto del ponte. 

I due carabinieri eroi

Gli occhi lucidi e il sorriso orgoglioso. Il brigadiere capo Pasquale Rutigliani e l'appuntato scelto Vincenzo Cespites si emozionano ancora.

Loro due ieri, assieme ad altri due colleghi, tutti in servizio nel nucleo Radiomobile dei carabinieri di Bari, hanno restituito la speranza a una 20enne che minacciava di farla finita lanciandosi nel vuoto. «Era nostro dovere farlo. Sono padre e il più piccolo dei miei tre figli ha la stessa età della donna che voleva farla finita», racconta il brigadiere capo tornato oggi non lontano da quel ponte che adesso guarda dal basso. «Ero lì accanto a lei», spiega Rutigliani indicando le grate provate dal tempo. «Quando ci ha detto 'non mi lasciate, aiutatemì abbiamo capito che non voleva andasse così come aveva deciso», aggiunge Cespites. «Non ha dato spiegazioni sul perché della sua scelta, era agitatissima», racconta il collega. Complessivamente il salvataggio è durato circa una mezz'ora ed è iniziato subito dopo una chiamata recapitata alla centrale operativa.

La chiamata al 112

«Erano le 19:30 o forse 19:40 quando abbiamo ricevuto una segnalazione. Una voce riferiva di una ragazza che camminava sulla tangenziale. Ci siamo precipitati. Al nostro arrivo l'abbiamo trovata sul cornicione del ponte, minacciava di lanciarsi nel vuoto», continua il brigadiere. «Non voleva che ci avvicinassimo e a quel punto abbiamo iniziato a dialogare con lei, provando a tranquillizzarla e a convincerla a non buttarsi», continua spiegando che l'obiettivo era «cercare di avvicinarci a lei per poi prenderla».

«Abbiamo capito che non c'era più tempo da perdere quando, mantenendosi con le mani all'inferriata, ha abbandonato il corpo rimasto a penzoloni nel vuoto - prosegue il carabiniere - . Era lì, appesa e siamo intervenuti: io ero sul cornicione e lui (l'appuntato scelto, ndr) accanto a me. L'abbiamo afferrata con tutte le forze che avevamo: non ce la facevamo più ma non potevamo mollare la presa. A darci un aiuto sono stati altri due nostri colleghi. Per almeno dieci minuti l'abbiamo stretta da sotto le braccia, in attesa che arrivassero i vigili del fuoco. Siamo riusciti a metterla in sicurezza e abbiamo tirato un sospiro di sollievo». La 20enne è stata condotta al Policlinico di Bari per accertamenti. «Sono stati momenti concitati, ma se ci penso ora posso dire che è stato bello specie perché il salvataggio è avvenuto nel giorno di Natale», conclude Cespites con un filo di commozione.

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