«È confermato. Patrizia ci ha lasciato». Sulla bacheca Facebook del cugino della donna, Massimo Leonora, arriva l'annuncio della morte di Patricia Rizzo, la funzionaria italiana dell'Ue di 46 anni che lavorava a Bruxelles e martedì mattina si trovava sulla metropolitana di Maelbeek attaccata dai terroristi. Anche l'ambasciatore belga ha confermato che Patricia è morta e in questo momento si trova all'ospedale con i famigliari.
La notizia si è diffusa sul web dopo il post del cugino della donna, Massimo Leonora che in questi giorni si era fatto in quattro per trovarla. Massimo ha postato un messaggio ringraziando tutte le persone che hanno solidarizzato in questi giorni con lui. «Carissimi amici - ha scritto - grazie per il vostro sostegno e il vostro aiuto da paesi diversi. Sfortunatamente Patricia non è più tra noi. È dura ma almeno termina questa lunga corsa per ritrovarti. Pat mi manchi e ci manchi».
Della Rizzo, 48 anni, funzionaria dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) della Commissione europea, non si avevano notizie da martedì, dal momento dell'esplosione alla metropolitana di Maelbeek. Sposata e mamma di un bimbo, Patricia, viveva in Belgio ma aveva origini italiane. La sua famiglia veniva da Calascibetta, in provincia di Enna. Il lavoro del riconoscimento, così come per le altre vittime della metro, è stato lungo e penoso, reso ancora più difficile e straziante dalle condizioni in cui sono stati ritrovati alcuni corpi.
Anche l'Ambasciata d'Italia a Bruxelles ha ricevuto conferma dalle autorità belghe dell'avvenuta identificazione della salma della connazionale Patricia Rizzo, deceduta a seguito dell'attentato alla stazione di Maelbeek del 22 marzo. Lo sottolinea la Farnesina che, afferma una nota, «si stringe attorno ai familiari ed esprime i più profondi sentimenti di cordoglio per queste tragiche perdite».