Veronica Lario, il patrimonio e i debiti: dagli immobili (anche di Berlusconi) il rosso che è costretta a coprire di tasca propria

I conti delle quattro holding della seconda moglie del Cavaliere

Veronica Lario, il patrimonio e i debiti: dagli immobili (anche di Berlusconi) il rosso che è costretta a coprire di tasca propria
Veronica Lario, il patrimonio e i debiti: dagli immobili (anche di Berlusconi) il rosso che è costretta a coprire di tasca propria
di Rosario Dimito
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Martedì 27 Giugno 2023, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 08:22

Costa caro a Miriam Bartolini, più conosciuta con il nome di attrice di Veronica Lario, la sua nuova attività di immobiliarista. In tutte le società dove è coinvolta deve mettere mano al portafoglio per coprire le perdite. La seconda moglie di Silvio Berlusconi ha dovuto pagare di tasca propria per ripianare il rosso di Ippocampo srl, la società di gestione delle palestre di cui da poco ha acquisito il restante 39% da Alessandro Antonioli (22%) e Roberto Ronchi (19%) salendo al 100% con quote a lei intestate e non più detenute tramite Equitago. Ma quando aveva ancora il 61% tramite Equitago, un’altra holding di investimento della mamma di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi ha sopportato molti oneri. Ippocampo ha chiuso il bilancio 2021 con una perdita di 172.968 euro mentre la situazione patrimoniale registra una perdita di 60 mila euro. «Le risultanze economiche sono principalmente legate alla fase di start-up della società cui si sono aggiunte le difficoltà legate all’emergenza sanitaria che hanno condizionato le iscrizione alla palestra», si legge nelle carte in possesso del Messaggero.it.

I debiti di Ippocampo

Ippocampo, secondo i dati più recenti ha una situazione debitoria totale di 406 mila euro cui si aggiungono 200 mila euro per dotarsi delle attrezzature oltre all’iva, il cui pagamento è dilazionato in 4 anni dalla cessione delle attrezzature.

Il debito di 406 mila euro si compone di un finanziamento di 170 mila euro concesso da Bpm e per il residuo, prevalentemente da debiti verso fornitori che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione sull’immobile adibita a palestra. La posizione debitoria si compone poi delle somme versate dai soci, proporzionalmente alle quote di partecipazione al capitale a titolo di finanziamento infruttifero per complessivi 235 mila euro, erogati per 135 mila euro in un primo tempo e il residuo subito dopo. «Pur potendo beneficiare delle disposizioni emanate dal governo per le conseguenze della crisi sanitaria - si legge nelle carte - si ritiene opportuno coprire le perdite destinando ad apposito riserva coperture perdite maturate». Pertanto Equitago, la società della Lario, a fronte di 119.850 euro ha sopportato un onere di 118.214 euro; Ronchi a fronte di 63.450 euro, ha rinunciato a 62.901 euro; Antonioli su 51.700 euro, ne ha cancellato a 51,253 euro. 

Gli immobili (anche) del Cav

Il Poggio srl, dove ci sono alcuni immobili ricevuti dall’ex marito, non se la passa meglio. La società proprietaria del Palazzo Canova a Milano 2 in carico a oltre 30 milioni, e il 6% nella inglese Palace Gate Mansion Ltd, ha chiuso il bilancio 2022 in rosso: 200.909 euro ma l’intero rendiconto presenta molte incognite. Ha crediti per 213 mila euro riferiti a fatture emesse e non pagate. Poi ci sono 5,3 milioni di crediti che si riferiscono interamente al finanziamento infruttifero di interessi che la società Midue srl incorporata ne Il Poggio srl, aveva concesso alla società correlata a Equitago srl. Insomma una partita di giro. Ci sono 5.500 euro di altri crediti riferiti a un fondo cassa predisposto per la società che gestisce l’immobile di proprietà sito in Londra. 
Il patrimonio netto si attesta a 3,5 milioni. Sul lato debiti essi sono 32,5 milioni di cui 31,6 milioni sono esposizione superiori a 12 mesi. La voce debiti fornitori si attestano a 46.096 euro di cui 34.262 euro relativi a fatture da ricevere. I debiti tributari per 5.664 euro sono ritenute da versare operate nei confronti di collaboratori, dipendenti e 4.367 per debiti verso istituti previdenziali. Altre passività per 462,693 euro sono composti da 205.646 euro da debiti verso il “super condominio” relative alle spese condominiali del Palazzo Canova di Milano e Palazzo Borromini per 125.564 euro verso la società correlata Cosmo srl e per 87.495 euro da cauzioni.

 

Le carte

Dalle carte riservate consultate emergono altre curiosità significative che creano una situazione difficile alla gestione della Lario. Il Poggio srl ha due debiti di durata superiore all’esercizio. Il primo. «Mutuo ipotecario con Popolare di Sondrio sede di Milano, stipulato il 31 marzo 2019 a rogito notaio Filippo Laurini di Parabiago per l’acquisto di Palazzo Canova, Centro direzionale Milano Due - Segrate per l’importo di 20 milioni», si legge nella documentazione. «L’ammontare residuo del debito, in quota capitale, alla data del 31 dicembre 2022 è pari a euro 11.628.142». Secondo. «Mutuo ipotecario presso l’istituto Banca di credito Cooperativo di Carate Brianza, erogato in data 19 febbraio 2020 concesso per far fronte alle spese sostenute dalla società nella ristrutturazione dell’immobile palazzo Borromini, per l’importo di euro 3.300.000. L’ammontare residuo del debito, in quota capitale, alla data del 31 dicembre 2022 è pari a euro 3.166.945». 
I ricavi realizzati dal Poggio srl nel corso dell’anno 2022 sono per la quasi totalità riferite alla gestione caratteristica dell’impresa e si suddividono in: ricavi per locazione pari ad euro 2.400.383 e recupero spese condominiali pari ad euro 794.259. I costi della produzione al 31.12.22, pari ammontano a 3.013.996, sono rappresentati principalmente da: Costi per servizi, pari ad euro 1.356.632 che si compongono prevalentemente dalle spese condominiali per euro 1.033.599; Costi godimento beni di terzi, pari ad euro 4.925; Costi per il personale per euro 51.044; Oneri diversi di gestione per euro 455.822. 

Villa Sada

Infine c’è Big Bang srl con proprietà a Lesmo nella provincia di Monza e della Brianza. Un villa, una villetta del custode e terreni assai vasti che appartengono allo stesso complesso immobiliare, quello denominato Villa Sada, una delle residenze lombarde più preziose e piene di storia. Il solo edificio principale ha una estensione di 1.895 metri quadrati ed è classificato al catasto con 45 vani e mezzo. Anche Big Bang ha conti in rosso per 119.040 euro che l’assemblea ha deliberato di coprire con un finanziamento soci. Ha immobilizzazioni finanziarie per 1,080 milioni e riguarda la partecipazione in Incomar, nazionalità svizzera, che ha un posizione finanziaria negativa di 1,2 milioni e un risultato di esercizio negativo per 1,3 milioni. Big Bang ha 8,3 milioni di passività, di cui 8,2 milioni nei confronti di controllate.

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