Berlusconi, il testamento: a Marta Fascina la villa di Arcore (e 100 milioni). Barche e opere d'arte a chi andranno? Le 10 cose da sapere

di Rosario Dimito
Mercoledì 28 Giugno 2023, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 14:55 | 5 Minuti di Lettura
Berlusconi, il testamento: a Marta Fascina la villa di Arcore (e 100 milioni). Barche e opere d'arte a chi andranno? Le 10 cose da sapere

Conto alla rovescia per conoscere il testamento di Silvio Berlusconi. L'apertura dovrebbe avvenire la prossima settimana, presso lo studio del notaio Arrigo Roveda, in via Mario Pagano a Milano, alla presenza degli eredi, cioè i cinque figli. Allora si conoscerranno le ultime volontà, quelle definitive, del fondatore della Fininvest e di FI. Non dovrebbero esserci sorprese clamorose rispetto alle aspettative che lui stesso da alcuni anni, aveva lasciato trapelare: la gestione del gruppo Fininvest con MFE-Mediaset, la quota in Mediolanum, Mondadori resterà saldamente nelle mani di Marina e Pier Silvio, i figli nati dal matrimonio con Carla Dall'Oglio. E' su come il Cavaliere ha voluto destinare l'altra parte del patrimonio che c'è attesa mista a curiosità. E alla quasi moglie Marta Fascina cosa ha lasciato. Vediamo la situazione in 10 domande.

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Quando si aprirà il testamento?

Contrariamente alle prime speculazioni mediatiche secondo le quali il testamento sarebbe stato aperto giovedì 15 giugno, giorno dopo dei funerali di stato al Duomo di Milano, oppure lunedì 26, il testamento che è un atto giuridico unilaterale (cioè dipendente da una sola parte) non recettizio mortis causa (che produce effetto con la sola manifestazione di volontà mediante il quale una persona manifesta il proprio volere e dispone dei propri diritti per il tempo in cui avrà cessato di vivere), dovrebbe essere aperto la prossima settimana che termina sabato 8 luglio. Nessun ritardo o motivi particolari per allungare i tempi, solo perchè il notaio Attilio Roveda sta svolgendo alcuni adempimenti e gli eredi non hanno nessuna fretta.

Chi sono gli eredi del fondatore di Fininvest?

La successione legittima è quella regolata dalla legge, in quanto gli eredi sono individuati dal codice civile. Non avendo più legami con Veronica Lario, l'ultima moglie, a seguito della separazione, mentre la "quasi moglie" Marta Fascina non lo è a titolo formale, gli eredi sono i discendenti legittimi e naturali quindi i cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi. Poi la legge parla degli ascendenti legittimi, sulla carta parenti in linea retta come i genitori, i nonni, i bisnonni e tutti gli "avi" del de cuius che naturalmente, in questo caso, non ci sono. In assenza dei figli sarebbero subentrati i fratelli, quindi solo Paolo.

La quota di legittima a quanto ammonta e possono essere previste deroghe?

La quota di legittima rappresenta i 2/3 dell'intero patrimonio e deve per forza essere attribuita agli eredi, secondo quando dispone il codice. Nel caso in cui il testatore dovesse decidere diversamente ci sarebbe una lesione della legittima e gli eredi "sacrificati" potrebbero impugnare il testamento. Sempre sulla carta un testamento può essere accettato con beneficio di inventario: gli eredi potrebbero prendersi un periodo di tempo per valutare la convenienza dell'accettazione o meno. Quest'ultimo caso si avvera quando nel testamento ci sono anche debiti e le passività dovessero essere superiori, o comunque dovessero esserci oneri e i beneficiari potrebbero rinunciare. Non è il caso di Berlusconi.

Il testamento può essere accettato con beneficio di inventario?

L'accettazione con beneficio d'inventario è una modalità di accettazione che consente di tenere distinti il patrimonio del defunto (Silvio) e quello degli eredi (i cinque figli). Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora, Luigi possono accettare l'eredità, sia con beneficio d'inventario sia in modo puro e semplice, fino a che l'accettazione non cade in prescrizione (10 anni). Salvo, caso improbabile, dovessero rinunciare.

A quanto ammonta l'eredità?

Le cifre sono ballerine, dipendono dalle valutazioni che a loro volta sono influenzate dalle condizioni dei mercati, quindi tassi (alle stelle) e inflazione (alta anche se in leggere discesa). Di sicuro ci sono i 3 miliardi di valore delle partecipazioni in MFE-Mediaset, Mediolanum, Mondadori. Questi prezzi sono garantiti dalla Borsa e pertanto sono certificati e sicuri. E' tutto il resto del patrimonio che può variare. Berlusconi lascia le ville a cominciare da quella di Arcore, alle società immobiliari (Dolcedrago e Idra), alle proprietà sempre immobiliati possedute direttamente, come la mega villa ad Antigua, alle opere d'arte, alle tante case popolari e di lusso. Oltre ai tre miliardi delle tre società quotate, gli altri beni potrebbero valere attorno a 2-2,5 miliardi.

La quota disponibile pari a 1/3 del patrimonio, a chi andrà?

Su questa quota Berlusconi ha potuto disporre a proprio piacimento, per legge. Ma Siccome vorrà garantire stabilità e continuità nella gestione Fininvest e a cascata di MFE, Mediolanum (dove però il pallino è in mano a Massimo Doris) e Mondadori, verosimilmente in questo terzo, dove rientrano le quattro Holding (Prima, Seconda, terza, Ottava) che detengono il 61% di Fininvest, il "de cuius" potrebbe aver previsto una ripartizione più sbilanciata a favore di Marina e Pier Silvio in modo da rafforzare la loro leadership sul gruppo, compensando gli altri tre attraverso l'attribuzione di altri beni per non squilibrare l'equilibrio della legittima. Oggi nella Fininvest, a parte il 61% che aveva Silvio, Marina ha il 7,65% tramite Holding Quarta, Pier Silvio il 7,65% tramite Holding Quinta, mentre Barbara, Eleonora, Luigi tutti insieme posseggono il 21,4% tramite H14. Quindi è evidente che la ripartizione del 61% può condizionare gli equilibri e gli assetti del gruppo. Ma c'è chi ritiene che nel testamento sia previsto qualche meccanismo sofisticato di governance come azioni di diverse categorie contenenti diritti di voto (ai primi due) e patrimoniali (altri tre).

Quadri, mobili e ville: gli eredi come possono regolarsi?


Nel caso dei fratelli Berlusconi, tra loro c'è armonia, articolata in forme diverse: i tre figli della Lario sono molto affiatati fra loro (specie Eleonora e Luigi), negli ultimi anni il feeling è stato consolidato nei pranzi e cene ad Arcore a tavola con il padre, quindi difficilmente potrebbe scoppiare una guerra giudiziaria. E comunque specie da quando il papà non c'è più, Marina viene riconosciuta come capostipite meritevole di incondizionato rispetto.

Nella dinasty degli Agnelli la battaglia sul testamento infuria, potrebbe esserci un precedente?


Assolutamente no perchè Silvio ripeteva a tutti, figli in testa, di aver fatto le sistemazioni in modo tale da non far scoppiare guerre. E proprio il caso Agnelli lo crucciava e sembra che ne parlasse continuamente in famiglia per sventare questa evenienza.

Cosa andrà a Marta Fascina?


Per legge non avendo alcun legame formale con Silvio, non le spetterebbe nulla. Ma sicuramente nel testamento il "quasi marito" le avrà fatto dei lasciti, come denaro cash per alcune decine di milioni e probabilmente l'usufrutto sulla villa di Arcore e sembra altri beni come quadri.

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