Roma, stop ai cantieri della Metro C:
"Il Campidoglio non paga"

Il cantiere Metro C a San Giovanni
Il cantiere Metro C a San Giovanni
di Franco Pasqualetti, Flavia Scicchitano
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Martedì 15 Dicembre 2015, 19:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 08:19
Metro C chiude i cantieri. I lavori per la terza sotterranea di Roma si fermano per il mancato pagamento dei lavori eseguiti e dei pagamenti per il proseguimento dell’opera. L’ultimatum lanciato dal Consorzio lo scorso 4 dicembre, ha preso corpo lunedì scorso durante l'incontro con Roma Metropolitane: «È stata confermata l’entità dei mancati pagamenti rivendicati da tempo dal contraente generale per i lavori eseguiti e l’incertezza dei pagamenti per il prosieguo dell’opera - fa sapere il Consorzio - E questo nonostante le somme che Roma Metropolitane ha disponibili. Nulla è quindi cambiato rispetto a dieci giorni fa».


«Metro C, per proseguire i lavori - aggiungono le ditte costruttrici - continua ad attendere risposte certe sul rispetto del contratto da parte di Roma Metropolitane e dell’amministrazione comunale e auspica che anche il Governo assuma le proprie determinazioni sul futuro di un’opera fondamentale per il trasporto pubblico e lo sviluppo ecosostenibile della città, essenziale anche alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024».

La linea C, infatti, oltre a collegare Pantano e il cuore della città (oggi in funzione 21 stazioni fino a Lodi) è anche la possibilità di rispondere alle prescrizioni poste dal Cio, che nel 2017 deciderà l’assegnazione dei Giochi. Lo stadio principale delle Olimpiadi dovrà essere collegato direttamente a una metropolitana e per Roma questo significa arrivare fino alla Farnesina.

Con una situazione fondi senza certezza, quindi, il traguardo finale appare molto lontano, anche e soprattutto per i continui problemi dell’erogazione dei fondi siglata nel contratto: «In assenza di una chiara visione strategica proiettata al futuro da parte della pubblica amministrazione – afferma l’Amministratore Delegato di Metro C, Fabio Giannelli – si rischia di perdere definitivamente l’opportunità di dotare la Capitale di un’importante infrastruttura di trasporto necessaria per consentire uno sviluppo eco-sostenibile della città, collegando la periferia est con il centro storico, la Città del Vaticano ed i quartieri nel quadrante nord ovest». Ciò è stato ribadito dal Presidente di Metro C, Franco Cristini, che ha inoltre espresso «il rammarico della Società nel vedersi costretta a prendere una decisione così drastica, dovuta alla totale mancanza di dialogo anche sul futuro dell'opera».

«La metro C seppure nella sua attuale limitata estensione per la perdurante mancanza dei finanziamenti, ha già prodotto un significativo beneficio per la mobilità cittadina: a oggi si contano 6,2 milioni di passeggeri trasportati e un tasso di regolarità del servizio di oltre il 99%, che la rende per efficienza la prima linea metropolitana in Europa. Nonostante i plurimi gravi inadempimenti dell'amministrazione - scrivevano - che hanno costretto il contraente generale a supplire con le proprie risorse ai mancati pagamenti di oltre 200 milioni di euro dovuti per lavori regolarmente eseguiti e certificati». Ora la palla passa al Governo che dovrà risolvere il nondo dei fondi. Definitivamente.
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