Verde poco (e inaccessibile) 9 metri quadri a cittadino «Con il Pug la svolta green»

Verde poco (e inaccessibile) 9 metri quadri a cittadino «Con il Pug la svolta green»
di Andrea TAFURO
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Domenica 21 Novembre 2021, 17:37 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:04

Meno di 10 metri quadrati di verde urbano per abitante e 30 alberi in area pubblica ogni 100 residenti. Il quadro su una Lecce poco green, classificatasi al 67esimo posto tra i 109 capoluoghi italiani, lo ha ribadito nei giorni scorsi il rapporto Ecosistema Urbano 2021 che accende un faro sulle criticità ambientali della città emerse nei dati registrati nel 2020. Un risultato, segnato dalla pandemia, ma messo sotto esame dall'amministrazione comunale Salvemini, intenzionata a invertire la rotta con la creazione di un sistema di corridoi ecologici che uniscano i grandi spazi aperti alla città e i suoi parchi interni. Una visione di lunga durata esternata dall'assessore alle Politiche urbanistiche e Piano del Verde, Rita Miglietta - che potrà incardinarsi anche sulle strategie della riforestazione nazionale e regionale. E in quest'ottica, ad esempio, si inserisce anche il taglio del nastro della prima food forest cittadina, inaugurata ieri nel Parco Melissa Bassi.

La classifica 


La città di Lecce dunque, nel 28esimo rapporto di Legambiente e Ambiente Italia si piazza al 67esimo posto (perdendo 10 posizioni rispetto allo scorso anno) con un indice del 49,64%, davanti tuttavia alle altre città pugliesi. Nel dettaglio, Lecce si piazza al 20esimo posto per gli alberi presenti in proprietà pubblica (30 ogni 100 abitanti) mentre un anno fa era al 16esimo, mentre si conferma al 93esimo posto per il Verde urbano (9,6 metri quadri per abitante). Un trend che negli ultimi 5 anni ha visto stabile in fondo alla classifica nazionale il verde urbano cittadino, seppur con valori leggermente migliori (10,4 mq per abitante nel 2016 e 2019). Piantumazione degli alberi in aree pubbliche invece cresciuta rispetto al triennio 2016/2019 in cui era ferma a 18,8 ogni 100 abitanti. Miglioramenti ulteriori dovrebbero aversi nella rilevazione del 2022 che dovrà considerare la piantumazione, avvenuta in questo anno, di 4.124 nuove essenze messe a dimora in città, relative soprattutto al progetto di forestazione dell'Orto Botanico.

Ma l'emergenza verde in città è legata anche alle numerose alberature colpite da xylella e cocciniglia, che di fatto hanno danneggiato ambiente e paesaggio. Una questione di grande complessità che rischia di non trovare soluzioni a breve periodo, poiché la sostituzione delle piante colpite dalla xylella, specie in contesti consolidati o storici, richiede la piantumazione di alberi che garantiscano ombreggiamento e visibilità.
D'altra parte il verde non solo è bello ma ha un ruolo fondamentale anche nel contrasto all'inquinamento atmosferico e all'inquinamento acustico: non la caso il capoluogo salentino, secondo un'indagine di Amplifon, è la città più rumorosa d'Italia dopo Milano e Verona.
«La strategia dell'Amministrazione sul verde è chiara spiega l'assessore Miglietta -. Intendiamo connettere i grandi parchi della città (ad esempio Campo Montefusco, Galateo, Belloluogo, Villa Comunale) con i parchi e le piazzette di quartiere dentro non un insieme ma un sistema dei parchi, cioè un'infrastruttura portante del verde in cui anche la circonvallazione avrà un suo ruolo come una greenbelt. Il punto, infatti, è definire uno scheletro portante della città che sia verde, fatto di connessioni ecologiche e dolci (pedonali e ciclabili) per fare in modo che sia possibile muoversi all'interno della città attraversando le aree a verde pubblico. Non è vero che Lecce non ha spazi verdi aggiunge Miglietta - è vero che quelli che ha non sono tutti adeguatamente accessibili e ben percepiti, questo a causa di errori progettuali passati, come ad esempio i parcheggi anteposti ai percorsi pedonali negli accessi alle aree verdi. Tutta questa visione prenderà corpo e risulterà più evidente con i progetti previsti nel Pug e con il Piano del Verde che seguendo il programma di mandato intendiamo varare».
E in quest'ottica di riforestazione prosegue a Frigole il potenziamento della vegetazione autoctona nel Sic di Acquatina e lungo la rete dei canali della bonifica. Progetti complessi su cui l'amministrazione comunale Salvemini è al lavoro per completare l'iter autorizzativo.
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