Turismo, nel palazzo del Cinquecento 18 nuove suite, ristorante e un wine bar (a pochi passi dal Duomo di Lecce). Ecco il progetto

Turismo, nel palazzo del Cinquecento 18 nuove suite, ristorante e un wine bar (a pochi passi dal Duomo di Lecce). Ecco il progetto
di Pierpaolo SPADA
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Martedì 11 Aprile 2023, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 18:06

Al turismo di lusso, imprenditori locali e non stanno convertendo molti degli spazi più suggestivi del territorio salentino, anche alcuni dei pochi palazzi cinquecenteschi ancora esistenti nel centro storico di Lecce. Palazzo Zimara è uno fra questi. E, dopo decenni di abbandono, a giugno riaprirà le porte in veste di boutique hotel. 

Il proprietario


Lo ha comprato poco più di due anni fa Giuseppe D’Angelo, executive manager per aziende del calibro di Natuzzi e Ferrero, nonché proprietario di “Palazzotto Residence e Winery” di Matera e dell’azienda agricola “Radino”.

Ma, managing director al MV Boutique Hotels & Wine di Barcellona, sarà la figlia Marialuisa a condurlo, nel ruolo di amministratrice di Ded srl. Dal prospetto imponente con il lungo balcone che l’attraversa, Palazzo Zimara è situato lungo la via Libertini collega Porta Rudiae a Piazza Duomo. 


Costruito nel 1557, fu dimora del medico e filosofo Teofilo Zimara e, successivamente, della famiglia Guerra, nonché dal sindaco Francesco Sellitto. A ristrutturarlo e riqualificarlo in chiave ricettiva è stato l’architetto leccese Raffaele Centonze. Al netto delle difficoltà indotte dalle restrizioni conseguenti alla pandemia, ci sono voluti circa due anni per ripulirlo e rimetterlo in sesto. Assistita dallo studio commerciale De Marco per l’ottenimento degli aiuti previsti dal Titolo II, la proprietà ha abilitato una struttura in grado di offrire al pubblico 18 suite, su una superficie complessiva che misura all’incirca mille metri quadri, con un elegante giardino retrostante: «Stiamo parlando di uno dei 40 palazzi cinquecenteschi leccesi. Quindi, un ambiente assolutamente unico e suggestivo che ha richiesto particolare cura d’intervento. Noi - spiega l’architetto Centonze - abbiamo lavorato a braccetto con la locale Soprintendenza. Abbiamo prestato attenzione alla conservazione di tutti gli elementi originali cinquecenteschi. Le stanze saranno una diversa dall’altra, di ampiezza e qualità differenti in base alle comodità che offrono. Sono tanti i dettagli che rendono l’hotel ospitale ed esclusivo». 

Il progetto


L’accezione di “boutique”, che impreziosisce l’insegna di questa nuova residenza turistica nel cuore della città, sarà sostanzialmente connessa al consumo ed acquisto di prodotti agroalimentari che sarà reso accessibile al suo interno: «Parliamo sostanzialmente di ristorazione. L’hotel - osserva il progettista - ospiterà infatti un ristorante con una cucina attrezzata molto grande, che potrebbe diventare tranquillamente quella di un locale stellato. Ma, separato dal ristorante, abbiamo realizzato anche un wine-bar in cui potranno essere gustati e comprati i vini della cantina lucana “Francesco Radino” della famiglia D’Angelo», tutti spazi ed elementi che pongono Palazzo Zimaria in stretta connessione proprio con il “Palazzotto Residence e Winery” di Matera. «Un lavoro molto attento e di gran valore nel bene che restituisce. Bisogna dare atto - conclude Raffaele Centonze - del grande sforzo economico sostenuto dalla nuova proprietà, che ha restituito alla città un immobile altrimenti destinato al disuso e al degrado». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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