Terremoto in giunta: si dimette il vicesindaco Andrea Ciardo

Andrea Ciardo
Andrea Ciardo
di Paola COLACI
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Venerdì 5 Maggio 2023, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 13:04

Dimissioni immediate e irrevocabili per il vicesindaco di Tricase, Andrea Ciardo. E la frattura tra il sindaco Antonio De Donno e gli esponenti cittadini del Partito Democratico rischia di farsi sempre più profonda. La decisione di riconsegnare il pacchetto di deleghe (Programmazione strategica, Turismo, Polizia locale, Agenda digitale, Innovazione tecnologica, Europa) nelle mani del primo cittadino è giunta nella serata di ieri, al termine di una riunione di direttivo del partito e a margine di una serie di divergenze maturate nelle scorse settimane proprio tra il sindaco e il suo vice.

Una escalation di tensioni


Una escalation di tensioni culminata con la comunicazione di dimissioni formalizzata da Ciardo a mezzo pec. "È venuto meno il rapporto fiduciario reciproco che mi lega al primo cittadino, e dunque la mia decisione non poteva essere altra" l'ex vicesindaco ha affidato le sue ragioni a un post su Facebook. "Tante le diversità di vedute sul futuro, troppe le divisioni valoriali - ha poi ulteriormente motivato il passo indietro Ciardo - In un contesto politico e amministrativo complesso, spesso caratterizzato da indifferenza, sordità e miopia politica, ho dato tutto me stesso per dimostrare che, nonostante tutto, l'importante era lavorare sodo per Tricase.

Senza rimpianti e con abnegazione. E con determinazione ho provato a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti, facendolo insieme a chi sa quanto sia importante il lavoro di squadra".


Dunque la lunga serie di ringraziamenti. Al personale di Palazzo Gallone, innanzitutto: funzionari, dipendenti e corpo di Polizia locale. Ma anche ai cittadini, alle associazioni del territorio e ai consiglieri comunali. E ancora una stoccata all'indirizzo di De Donno: "C'è la consapevolezza di non esser mai mancato quando la Città ha chiamato - ha scritto Ciardo - Anche quando qualcuno s'è dimostrato assolutamente impreparato e si doveva recuperare, sotto ogni punto di vista. Non mi dilungherò oltre, sapendo che il percorso politico non si esaurisce certamente con un'esperienza amministrativa».

L'amministrazione De Donno


Percorso politico che per l'amministrazione De Donno, di contro, appare sempre più in salita. Del resto le dimissioni del vicesindaco rappresentano solo l'ultimo tassello della scollatura tra il primo cittadino e il gruppo dem. Già lo scorso ottobre il Partito Democratico di Tricase con un comunicato aveva chiesto a De Donno una verifica in seno alla maggioranza, che portasse eventualmente a un rimpasto di Giunta. A tre mesi di distanza era giunta la risposta del sindaco ai dem: «La riflessione su deleghe ai consiglieri e sistemazione deleghe assessorili è iniziata da tempo - aveva fatto sapere De Donno - Abbiamo rinviato tutto al momento in cui avremmo presentato i nuovi settori e firmato i decreti ai relativi dirigenti». Il primo cittadino aveva poi aggiunto: «Ho chiesto a tutti maggiore presenza e impegno, perché la molteplicità delle azioni attivate necessita il massimo dell'impegno e della disponibilità».
Ma prima ancora di valutare il grado di disponibilità della sua squadra politica, ora a De Donno toccherà l'onere di comprendere se la maggioranza a Palazzo Gallone tiene. E il primo banco potrebbe essere l'approvazione del Bilancio di previsione. Un documento sul quale sono chiamati a esprimersi i consiglieri comunali Pd Francesca Longo, Francesco Minonne e Giorgio Dell'Abate. Si vedrà.

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