Vigilia di Natale in treno: pugliesi bloccati a pochi chilometri da Roma. Il Frecciargento accumula quattro ore di ritardo. E' accaduto il 24 dicembre, vigilia di Natale, in tanti si erano messi in viaggio per tornare a casa dalle proprie famiglie e trascorrere insieme le festività natalizie. Ma il viaggio è stato una vera e proprio odissea.
Cosa è successo
ll Frecciargento per Lecce partito da Roma Termini alle 15,05 si è fermato a meno di mezz'ora dalla Capitale per problemi tecnici.
Il racconto
«Io, come altre centinaia di persone - racconta Floriano -, stavo tornado a casa per passare la vigilia ed il santo Natale. Ero a bordo del treno Frecciargento partito da Roma alle ore 15.05 e diretto a Lecce. Il treno improvvisamente dopo 20 minuti dalla partenza, arresta la sua corsa all'altezza di Labico, a circa 20 minuti da Roma». Uno stop che si è strasformato in un incubo perché dopo circa 40 minuti Trenitalia ha informato i passeggeri che il treno era fermo per un problema di aggiornamento. Quindi dopo altri 20 minuti il treno si è spento del tutto «e restiamo ben un'ora e mezzo chiusi dentro i vagoni - prosegue Floriano - senza ricircolo d'aria e senza che nessuno potesse darci spiegazioni. Quando finalmente dopo altri 15 minuti circa ci viene comunicato che verremo spostati su un altro treno».
Il Frecciargento partito da Roma, infatti, non sarebbe stato in grado di proseguire la corsa. Ma nel frattempo passa un'altra ora, spiega il passeggerro, gli animi si scaldano, a bordo del treno ci sono intere famiglie, anziani, bambini ormai fermi da tempo all'interno dei vagoni e stanchi e irritati.
Nel frattempo dunque arriva il treno su proseguire il viaggio alla volta della Puglia. Ma il trasbordo sul nuovo convoglio poteva essere effettuato solo da una carrozza: ci è voluta dunque un'altra ora perché tutti i passeggeri cambiassero treno. «Morale della favola - conclude Floriano - dopo circa 4 ore il treno riprende la corsa alle ore 18.45. Quello che mi fa molta rabbia, a parte la mala gestione della cosa, è che nel treno c'erano anziani e bambini, ed è impensabile che una persona anziana debba essere chiusa senza aria per ben 4 ore, senza che ci dassero nemmeno dell'acqua. E' impensabile che una grande azienda come lo è Trenitalia sottovaluti e non è pronta a gestire un'emergenza come questa del 24, che ha messo a rischio la salute di centinaia di passeggeri».
«Chi come me doveva arrivare a Lecce, e chi prima di me doveva arrivare a Bari e Foggia, ha passato la vigilia di Natale in viaggio nel treno e non con i propri cari».