Trasporti, rimorchi dei tir su rotaie: parte l’autostrada viaggiante

Trasporti, rimorchi dei tir su rotaie: parte l’autostrada viaggiante
di Pierpaolo SPADA
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Venerdì 10 Settembre 2021, 05:05

Stop a gomma e strada, l’innovazione corre sui binari. Da lunedì, imprese e autotrasportatori del Salento potranno far viaggiare i loro tir di merce direttamente a bordo dei treni, in modalità “autostrada viaggiante”, lungo l’asse Brindisi-Forlì. È un progetto elaborato dal vettore Lotras che, per mano della famiglia De Girolamo, gestisce sia lo scalo foggiano dell’Incoronata che quello forlivese di “Villa Selva”.

L'inaugurazione


Lo hanno proposto gli autotrasportatori della provincia di Lecce capitanati da Primiceri (Casarano), stanchi di attendere la riapertura dello Scalo di Surbo. E a supportarlo c’è uno dei più importanti operatori europei del traffico intermodale, la tedesca Vtg Rail Europe Gmbh (Amburgo), leader per la logistica ferroviaria privata e il noleggio di carri, con un fatturato che nel 2020 ha superato quota 1,2 miliardi di euro. Dopo gli annunci, ecco il taglio del nastro. Appuntamento domenica alle 10 allo scalo brindisino di “Porta Lecce”. Con i rappresentanti delle aziende coinvolte e delle istituzioni territoriali, ci sarà anche la viceministra a Infrastrutture e mobilità sostenibile, Teresa Bellanova.

La novità


Un’anteprima assoluta, e non solo per la Puglia, sebbene già da fine giugno sia operativo lungo la direttrice Adriatica (Brindisi-Piacenza) il servizio di trasporto intermodale ferroviario di casse mobili e container promosso da Gts Logistic (Bari), il cui 25% tra l’altro è stato di recente acquisito dal fondo lussemburghese Marguerite. Una novità di prim’ordine per il trasporto su ferro, che punta a ridurre la distanza tra Sud e Nord del Paese, ma anche tra Mediterraneo e Nord Europa, nel solco della Rete di trasporto Transeuropeo (Ten-t) viva nell’agenda dell’Unione europea ma ancora incompleta, nodo strategico al quale anche il recovey plan potrebbe garantire il suo contributo. Per ora, due treni al giorno (uno in entrata e uno in uscita) per complessivi 12 viaggi alla settimana. Parliamo, nel dettaglio, di un’autostrada viaggiante non accompagnata. A viaggiare a bordo dei treni non saranno, cioè, i tir con i loro autisti, bensì solo i rimorchi e i semirimorchi che gli autisti, alla guida dei trattori (testa dei tir), caricheranno e scaricheranno da e sui carri ferroviari in entrata e in uscita dagli scali di Brindisi e Forlì.

A render esclusivo il progetto Lotras-Vtg è la tecnologia adottata, funzionale anche per i mezzi non gruabili (non sollevabili con gru): «Dal Mezzogiorno d’Italia al Nord Europa, il nostro sarà il primo treno che trasporterà semirimorchi abilitati dalla tecnologia di movimentazione e trasporto roadrailink. Con la tecnologia R2L, già in essere su altre tratte europee - ha già spiegato su queste pagine Guido Cazzola, responsabile della sede secondaria italiana di Vtg - stiamo attivamente spostando i trasporti dalla strada alla ferrovia. Lo spostamento potrebbe interessare fino a 15mila camion l’anno, per tratta, con notevoli riduzioni delle emissioni di CO2 e positivi effetti anche sul traffico».

Il meccanismo


«Un’operazione di respiro strategico – ha affermato l’amministratore di Lotras, Armando De Girolamo - perché rafforza il ruolo di Puglia e del Mezzogiorno nel sistema logistico e di trasporto nazionale». Il sistema sarà così articolato: in poco più di due minuti, un tir in arrivo da Lecce allo scalo di Brindisi caricherà il suo semirimorchio su un treno-tasca tramite il telaio R2L (piattaforma di acciaio di 4 tonnellate). Sul telaio - posto accanto al binario - il semirimorchio sarà, quindi, adagiato e sollevato prima d’essere posizionato sul carro ferroviario e trasportato agli scali di Foggia e Forlì, dove ad attenderlo ci sarà un autista pronto ad agganciare - con l’R2L - il semirimorchio al suo trattore (testa del tir) e a dirigersi verso il Nord Europa. E tanto varrà per i semirimorchi in partenza da Forlì. L’obiettivo dichiarato è estendere il servizio alla provincia di Lecce, sfruttando lo Scalo di Surbo che dal 12 agosto è in vendita con un bando da 1,6 milioni di euro pubblicato da Ferrovie dello Stato, in scadenza il 12 novembre. E non è un caso. Fu, infatti, proprio a proposito dell’ipotizzato ripristino della piattaforma logistica leccese che, otto mesi fa, Lotras e autotrasportatori salentini si strinsero per la prima volta la mano.

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