Spesa negli iper, clienti rimandati a casa: «Solo i residenti»

Foto: ilgrandesalento.it
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Lunedì 6 Aprile 2020, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 19:25
I carabinieri piazzati all'ingresso hanno rimandato a casa una serie di auto dirette al centro commerciale in quanto non residenti nel comune. Da questa mattina infatti diverse persone dirette da Lecce all'Ipercoop di Surbo hanno dovuto fare dietrofront e cercare un altro supermercato in cui fare la spesa, nel rispetto delle regole di prossimità. Il decreto del 23 marzo infatti parla chiaro: la spesa va fatta il più vicino possibile alla propria abitazione. Ma ovviamente la questione porta con sé una moltitudine di eccezioni, non ultima quella legata al rispetto delle distanze di sicurezza, non sempre possibile nelle attività di vicinato. Per non parlare dei centri storici, dove sono rimasti solo pochi negozietti aperti.
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Così, chi esce a fare la spesa per la famiglia una volta a settimana munito di guanti e mascherina di solito preferisce fare una sola tappa, possibilmente in luoghi abbastanza grandi da garantire il distanziamento: i mall per l'appunto, il cui accesso però sembrava sinora affidato più che altro al buon senso. Gli altoparlanti all'interno specificano infatti che l'accesso al punto vendita è consentito solo in sicurezza e nel caso questo non avvenga si provvederà a scaglionare l'ingresso a gruppi, come accade in altre regioni. Sinora non ce n'era stato bisogno.
Almeno fino a venerdì scorso, quando all'Ipercoop di Surbo è scattata la corsa all'offerta pasquale con conseguente intervento dei carabinieri chiamati a fronteggiare un impensabile assembramento per uova e colombe pubblicizzate su un volantino.
Diverse pattuglie dei carabinieri quindi sono intervenute per mettere ordine e all'interno hanno trovato una situazione sfuggita di mano.
Di qui la saggia decisione di intensificare i controlli. Ma con che regola?
Nei casi degli ipermercati che sorgono in zone periferiche delle città, come accade a Lecce per Ipercoop, che si trova a limite dell'agro di Surbo, e per Conad, al confine tra Lizzanello e Cavallino, sulla superstrada per Maglie, la regola della residenza appare piuttosto controversa: i due iper dovrebbero infatti servire esclusivamente i residenti di quei comuni, vedendo crollare la loro abituale clientela. E anche tra i residenti, se vale la regola del supermercato più vicino, sarebbero poche decine a potersi davvero spostare dal centro. Con che esito? Al telefono il frontoffice di Ipercoop spiega di non aver ricevuto alcuna comunicazione in materia. Carabinieri e vigili urbani confermano invece di aver imposto la regola all'ingresso. L'interrogativo però resta ed era già circolato giorni fa (prima delle offerte pasquali) anche su blog d'informazione come ilgrandesalento.it e i social, senza una risposta chiara. La domanda successiva è d'obbligo: fino a quando queste strutture continueranno ad approvvigionarsi e fino a quando converrà loro tenere aperto?
 
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