Spunta un nuovo fiore in Salento: é Iris, ma proviene dalla Turchia. La scoperta

La Iris turca, nuova specie per la flora italiana (foto Roberto Gennaio)
La Iris turca, nuova specie per la flora italiana (foto Roberto Gennaio)
di Pierangelo TEMPESTA
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Lunedì 10 Luglio 2023, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 20:39

La presenza di una iris tipica della Turchia viene certificata nel Salento. La scoperta della novità botanica, ad opera dei ricercatori Roberto Gennaio di Taviano e Quintino Manni di Alliste, è stata pubblicata sulla rivista internazionale della Società botanica italiana “Plant Biosystem”. Le stazioni della nuova pianta si trovano tra Castiglione d'Otranto, Andrano, Surano e Spongano.

Intorno alla metà degli anni '80, spiega Gennaio, è stata segnalata per la prima volta per il Salento e per l'Italia la presenza dell'Iris d'Algeria (Iris unguicularis) nelle campagne di Surano e di Castiglione.

Una bellissima iris dalla colorazione violacea dei fiori, endemica dell’Algeria e della Tunisia. Successivamente, nel 1995, Roberto Gennaio e Antonio Piccinno hanno segnalato una terza stazione lungo l’alveo del Canale dei Fani, a Salve. Circa due anni fa, poi, i due ricercatori hanno verificato, tramite un confronto morfologico, che i fiori delle iris del Canale dei Fani e quelli della altre due stazioni erano morfologicamente differenti. Da quel momento è iniziato il confronto dei dati biometrici sia tra le iris rinvenute, sia con quelle presenti nella flora d’Europa e dell’Asia, per poter identificare correttamente gli esemplari. Si è proceduto anche ad effettuare approfondite analisi genetiche, eseguite dal professor Giuseppe Pellegrino del laboratorio di Biosistematica vegetale dell'Università della Calabria. «Dopo un lungo percorso, si è arrivati a decretare che gli esemplari presenti a Salve corrispondono a Iris unguicularis, ma la loro presenza è di origine alloctona, ossia sono piante che si sono riprodotte nel tempo lungo il canale presumibilmente da scarti di vegetazione abbandonati in quel sito». Gli esemplari presenti a Castiglione d’Otranto, Andrano, Surano e nella nuova stazione di Spongano, invece, «costituiscono una popolazione relitta di “Iris unguicularis subsp. carica”, entità nota per l’Asia Minore, che vede ora estendere l’areale ad occidente fino ad includere la penisola salentina». Il termine “carica”, che si ritrova nei nomi di varie specie botaniche, deriva da Caria (Karya), vasta regione costiera della Turchia, area geografica d’origine della specie.

Nella flora pugliese e salentina, aggiunge Gennaio, «sono diverse le specie definite “anfiadriatiche”, che hanno il loro areale di distribuzione al di là dell’Adriatico, nei Balcani e in Asia Minore. A causa della sua storia geologica e per la sua posizione geografica, il Salento rappresenta una regione floristica tra le più interessanti dal punto di vista fitogeografico in Italia, rappresentando l’areale limite occidentale per molte specie. Infatti, costituisce una sorta di cerniera biogeografia tra il versante orientale del Bacino Mediterraneo e quello occidentale, a sostegno dell’ipotesi che un tempo la Puglia fosse in continuità territoriale con le coste balcaniche ed abbia quindi rappresentato un ponte naturale che facilitava la diffusione delle specie in entrambi i sensi. “Iris unguicularis subsp. carica” rappresenta dunque una novità assoluta per la flora pugliese ed italiana».

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