Distanziamento, si torna a scuola senza le classi: «Turni pomeridiani l'unica soluzione». Genitori pronti allo sciopero

Distanziamento, si torna a scuola senza le classi: «Turni pomeridiani l'unica soluzione». Genitori pronti allo sciopero
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 4 Settembre 2020, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 17:06

Emergenza spazi scolastici, il Cesare Battisti di Lecce apre ai turni pomeridiani: «Ad oggi unica strada percorribile». A venti giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico sono ancora tanti i nodi da sciogliere relativi all'organizzazione degli spazi per la didattica nel rispetto delle norme anti Covid. La partita più difficile nel capoluogo salentino si gioca sempre all'interno di due scuole, il Livio Tempesta e il Cesare Battisti che, per motivi diversi, presentano ancora una carenza di spazi. Per questo la dirigente dell'istituto di via Achille Costa si prepara alla possibilità di procedere con lezioni pomeridiane, una ipotesi che già qualche settimana fa aveva creato malumori tra i genitori.

«Non possiamo sapere quanto tempo ci vorrà per individuare sedi idonee ad ospitare le classi - spiega Maria Rosaria Rielli, preside della scuola Cesare Battisti -. E i turni pomeridiani sono al momento l'unica soluzione possibile, che ci consentirà di garantire l'avvio dell'anno scolastico il 24 settembre, per tutti i bambini. La scuola deve partire».
Il Comune è in attesa di conoscere l'esito del bando ministeriale per il reperimento di risorse da destinare all'affitto di immobili privati per l'attività scolastica. In caso di ottenimento dei finanziamenti, l'amministrazione procederà con avviso pubblico per verificare la disponibilità di edifici: tra le ipotesi in piedi, quella di trasferire le classi scoperte nella struttura in via Massaglia. «Non conosco né so quali strutture verranno sottoposte all'attenzione del Comune per una eventuale locazione - aggiunge la dirigente Rielli -, ma anche supponendo servissero piccoli lavori di adattamento e manutenzione, non ci sarebbero i tempi tecnici per predisporle per il 24 di questo mese. La prossima settimana organizzerò un incontro con tutti i rappresentanti dei genitori per esporre il piano pensato dalla scuola».

E sui problemi relativi all'avvio dell'anno scolastico, ieri mattina si è riunita la commissione Cultura, presieduta dalla consigliera Emanuela Orlando, per fare il punto su alcune questioni irrisolte. Tra queste, la richiesta dell'opposizione di utilizzare alcuni contenitori comunali come il Must, Teatini, Castello Carlo V per fare lezione dove gli edifici scolastici non lo consentano. «Questi contenitori non sono adeguati alla didattica - ha chiarito l'assessore alla Pubblica Istruzione, Fabiana Cicirillo -. Ad esempio il Castello non è interamente di proprietà comunale, ha solo due sale che non possono accogliere bambini. Inoltre ci sono spazi che sono gestiti da cooperative che svolgono altre attività».

Non dovrebbero esserci problemi per il servizio di scuolabus: «Le linee guida indicano una capienza dell'80% - ha spiegato l'assessore -. Al momento gli iscritti sono meno della metà rispetto alla capacità. Per la mensa, organizzeremo il servizio insieme alla ditta, nel rispetto delle norme di sicurezza». Risposte che non hanno convinto l'opposizione e il consigliere Gianpaolo Scorrano ha annunciato battaglia: «Si stanno creando danni ai bambini che hanno uguale diritto alla continuità didattica e alla possibilità di esercitare attività pomeridiane.

Molti genitori degli alunni del Cesare Battisti non manderanno i propri figli a scuola. Sono pronto a chiedere la convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico sul tema».

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