Il tesoro milionario della Scu: tutti i beni confiscati, Salento al terzo posto. Ecco dove

Un immobile confiscato
Un immobile confiscato
di Maurizio TARANTINO
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 09:08

Sono 260 gli immobili confiscati alle mafie in provincia di Lecce. Terreni, magazzini, appartamenti, ma anche autorimesse e scuderie. L’elenco pubblicato sul sito Confisca Bene realizzato da Libera conferma il Salento al terzo posto regionale dopo Bari (495) e Brindisi (451), davanti a Taranto (205), Foggia (65) e Barletta Andria Trani (54). La Puglia inoltre si piazza al quarto posto in Italia (1.530) per immobili sequestrati dopo Sicilia (6.256), Calabria (2.698) e Campania (2.409). 

I dati dell'Agenzia nazionale beni confiscati 

I dati provengono dall’anagrafe dell’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati che gestisce, in collaborazione con l’autorità giudiziaria, l’intero processo finalizzato alla destinazione dei beni sequestrati e poi confiscati in via definitiva, affinché vengano restituiti alle comunità e ai territori attraverso il loro impiego per scopi sociali o istituzionali. In Provincia di Lecce il numero più alto di sequestri definitivi o provvisori è avvenuto a Copertino (47), seguita da Lecce (46), Lequile (33), Casarano (32), San Donato (17), Squinzano (14), Ugento (11), Monteroni (10), quindi Carmiano e Taurisano (6). A seguire i comuni di Galatina, Matino e Parabita (5), Campi e Trepuzzi (4), Porto Cesareo e Surbo (3), Castrignano del capo e Vernole (2), fino a chiudere con Alliste, Lizzanello, Melendugno, Nardò e Salve (1). 
Analizzando la tipologia di edifici, la maggior parte dei sequestri riguarda terreni agricoli (86); abitazioni indipendenti (48); appartamenti in condominio (29); altra tipologia (19); terreni (17); magazzini, locali di deposito (12); box, garage, autorimessa, posti auto (9); ville (8); negozi, botteghe (6); terreni con fabbricato rurale (6); unità a destinazione comm. e industriale (6); unità uso abitazione e assimilati (6); terreni edificabili (4); laboratori per arti e mestieri (2); altra unità immobiliare (1); stalla, scuderia (1). 
Tra i provvedimenti più significativi riguardanti gli immobili confiscati definitivamente e restituiti alle comunità c’è, ad esempio, la nuova caserma dei carabinieri a Squinzano, in via Brindisi, in una sede da 800 metri quadri, inaugurata nel 2013 grazie ad un finanziamento del Pon Sicurezza per un importo totale di 750mila euro. L’Università di Lecce ha potuto usufruire di due immobili sequestrati nel 2004 grazie ad un intervento del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Lecce nel 2004. Un immobile è su via Adriatica, l’altro sulla provinciale per Torre Chianca. La nuova sede del Comando Stazione forestale di Lecce è stata realizzata in un edificio del capoluogo in via Monteroni, confiscato nel 2001 e appartenuto a Gaetano Giangrande, membro dell’omonimo clan della Scu di Squinzano e costruito con i proventi della sofisticazione del vino e del riciclaggio di denaro. Una casa di 450 metri quadrati su tre livelli, comprendente anche una grande lavanderia nei pressi della piscina, riempita e coperta di piante di lavanda. Le finestre erano dotate di vetri blindati e nella taverna era stata ricavata una camera di sicurezza, nella quale era conservati i beni preziosi dei criminali della Scu. 
Tre i beni assegnati nel 2012 dal comune di Ugento ad enti e associazioni di carattere sociale.

Si tratta di una villa in località Fontanelle, di un'abitazione in via Tasso e di un fabbricato in località Paduli, tutti appartenuti al clan Scarcella. Alcune proprietà di Giovanni Tridici a Copertino confiscate dalla Dia, sono state assegnate dal comune alla Caritas di Nardò e ristrutturati per scopi sociali. Si tratta di due lotti i quali assieme a un patrimonio di 4 mln di euro furono sequestrati nel 2013 all’agricoltore copertinese. 

La casa della salute a Carmiano

Nel 2021, alla presenza dell’allora ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, fu inaugurata a Carmiano la nuova Casa della Salute, ricavata in un immobile occupato dagli stessi condannati per attività illecite nel campo dell’usura e delle slot machine. L’immobile, pur formalmente assegnato al Comune per scopi sociali fin dal 2017, era rimasto in questi anni, di fatto, abusivamente occupato. Simbolica a Casarano l’apertura, nel 2012, del parco Angelica, dedicato alla piccola Angelica Pirtoli, barbaramente uccisa insieme alla madre nel 1991 e considerata vittima innocente di mafia e realizzato su vasto terreno situato sulla strada provinciale tra Alezio e Parabita, appartenuto a Giorgio Romano, considerato un usuraio e manipolatore di aste giudiziarie, ucciso proprio in quel luogo da una sua vittima.

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