Salento, scarpe nuove dopo l'uso: l'idea ecosostenibile di due ventenni

Salento, scarpe nuove dopo l'uso: l'idea ecosostenibile di due ventenni
Salento, scarpe nuove dopo l'uso: l'idea ecosostenibile di due ventenni
di Enzo SCHIAVANO
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Lunedì 24 Luglio 2023, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 11:50

Una scarpa ecosostenibile, totalmente riciclabile. Un prodotto i cui materiali vengono riutilizzati per iniziare una nuovo ciclo di produzione. L'innovativa idea è balenata a due ragazzi di Casarano, Matteo Di Paola, 23 anni, e Marco Primiceri, 25 anni - che hanno creato la start-up con i loro risparmi e stanno per mettere in pratica le loro idee. Dopo un periodo sperimentale l'azienda è pronta per lanciare i suoi prodotti sul mercato: 50 paia di scarpe che verranno messe in vendita il prossimo settembre. L'ambiente prima di tutto. Niente collanti e colle, niente solventi chimici e termoadesivi, né tantomeno chiodi o materiali in plastica.

Questi elementi inquinanti non saranno utilizzati per produrre le scarpe "Servati", il marchio della prima impresa green del distretto calzaturiero di Casarano, uno dei più importanti in Italia.

L'hanno formata Matteo Di Paola, 23 anni, laureato in economia, che si occupa della produzione, e Marco Primiceri, 25 anni, studi di designer in fase di completamento, che si occupa del disegno dei prodotti. Sono i creatori della scarpa, sneaker in particolare, che ha l'innovativa caratteristica di potersi riciclare al 100%. Il prodotto è formato soltanto da due elementi che corrispondono ad altrettanti materiali: la gomma e il poliestere, totalmente riciclabili.

I dettagli

La sede provvisoria della start-up si trova nella zona industriale di Casarano presso un'azienda che commercia distributori automatici di alimenti, gestita dal padre di Matteo. In uno dei locali le stampanti 3D creano i prodotti che verranno lanciati a settembre. Attualmente i modelli ideati sono tre. L'atmosfera è di apprensione ed eccitazione nella stesso momento, tipica di quando stai per fare un salto nel vuoto. L'idea iniziale è venuta a Matteo. «Facevo un lavoro che non mi piaceva racconta il giovane imprenditore pensavo a Casarano e alla sua vocazione calzaturiera. Mi sono chiesto: come sfruttare questa vocazione con un'idea innovativa? Durante il lockdown tra amici un giorno è uscito il discorso e dal confronto è nata l'idea. Insieme a Marco ci siamo messi in società continua Di Paola - per fare una scarpa particolare con materiali 100% riciclabili in modo che alla fine non rimanesse niente. Non si utilizzano colle, non si utilizzano solventi chimici, non si utilizzano termoadesivi. Non si usa niente dei materiali che si usano normalmente per fare una scarpa».
«Alla fine dell'uso continua Matteo - questa scarpa può essere restituita, può essere disassemblata e produrre altre cose. Abbiamo già fatto dei campioni riciclando altri campioni. La tomaia si disassembla con un nostro metodo che abbiamo brevettato. Le scarpe le produciamo con le stampanti 3D. Ora stiamo facendo la produzione per il lancio commerciale a settembre con solo 50 paia. Per i materiali abbiamo fatto tanta ricerca, tanto studio, perché volevamo essere certi di fare un prodotto effettivamente riciclabile al 100%». I due giovani imprenditori non avevano nessuna esperienza nella produzione delle calzature, ma hanno trovato terreno fertile a Casarano, uno dei distretti italiani riconosciuti. «A Casarano il processo produttivo per fortuna ce l'abbiamo a portata di mano racconta Matteo - l'abbiamo studiato e abbiamo cercato di individuare in quali punti potevamo intervenire per semplificare il processo, per renderlo più sostenibile e per sostituire i materiali no green. Dobbiamo dire grazie agli imprenditori della zona industriale di Casarano che ci hanno aperto le porte». A settembre è stato programmato il lancio commerciale del nuovo prodotto. «Sarà un modello di business completamente nuovo spiega Matteo - un modello di economia circolare: noi vendiamo le scarpe al cliente, il quale dopo il suo utilizzo, che si spera le distrugga il più tardi possibile, le può riconsegnare a noi per il riciclo. Al cliente daremo un coupon per l'acquisto di un paio di scarpe nuove». I materiali delle scarpe restituito noi li riutilizzeremo per altre produzioni. In futuro potremmo fare borse, cinturini per gli orologi e altri accessori». Infine, i ragazzi sottolineano la difficoltà della sfida che stanno per iniziare. «Siamo tornati a Casarano dopo gli studi, ma siamo rimasti da soli afferma Marco - gli amici sono tutti fuori. Abbiamo appena iniziato, non abbiamo fatto ancora niente ma per noi è una sfida enorme. Vogliamo dimostrare che qui si può realizzare qualcosa di importante, non è necessario andare fuori, nel nord Italia o all'estero».

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