Salento, sbalzi di tensione in casa: Enel condannata a risarcire una cittadina

Salento, sbalzi di tensione in casa: Enel condannata a risarcire una cittadina
di Pierangelo TEMPESTA
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Venerdì 15 Settembre 2023, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 20:34

Gli sbalzi di tensione provocarono lo scoppio della cabina e gravi danni a un’abitazione. Così Enel è stata condannata a risarcire con poco più di 13mila euro una cittadina di Vernole, nel Salento. Cittadina che, a causa di uno sbalzo di tensione sulla linea a servizio della sua abitazione, aveva dovuto fare i conti con danni per diverse migliaia di euro. Nel risarcimento sono confluiti non solo i danni materiali, ma anche quelli per le difficoltà causate dall’interruzione del servizio e dal mancato utilizzo degli elettrodomestici. 

Cosa è accaduto

I fatti risalgono all’aprile del 2020, quando una forte sovratensione nella vicina cabina di distribuzione aveva irrimediabilmente distrutto gli elettrodomestici nell’abitazione dell’utente, arrecando danni anche allo stesso immobile. Alle resistenza di Enel a riconoscere e risarcire il danno è seguito un giudizio presso il Tribunale civile di Lecce. La cittadina danneggiata si è rivolta ai giudici con l’assistenza dell’avvocato Guglielmo Leuzzi e ha ottenuto il riconoscimento delle sue ragioni. 
La sentenza è stata firmata dal got Michel Guarini: Enel è stata condannata al pagamento dei danni e delle spese legali. «È una sentenza pregevole e innovativa - commenta l’avvocato - che conferma una tematica giurisprudenziale di cui pochi utenti sono a conoscenza: Enel è custode delle proprie possidenze e deve curarsi della gestione della rete elettrica e della manutenzione». E ciò in ragione dell’articolo del codice civile che disciplina il danno cagionato da cose in custodia: il soggetto, in questo caso Enel, è tenuto al risarcimento nell’eventualità in cui la cosa arrechi un danno a qualcuno, anche quando non ci sia colpa o dolo da parte del custode. Oltre al risarcimento del danno patrimoniale, che contempla quanto è necessario a sostituire gli elettrodomestici e gli altri beni danneggiati, la sentenza dispone anche un risarcimento di natura extracontrattuale per le difficoltà sopportate dall’utente per l’improvvisa situazione del non poter disporre dei suoi beni per la vita quotidiana.

Quanto accaduto, aggiunge l’avvocato, «aveva provocato nell’utente una forte limitazione delle normali attività, espressioni del più generale svolgimento della propria personalità: l’impossibilità di utilizzare tutti gli elettrodomestici, il mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento dell’acqua e dei citofoni, l’impossibile ricaricamento dei telefoni cellulari e in generale il senso di angoscia provocato dall’attesa di un ritorno alla normalità, sono elementi che hanno provocato un danno, esistenziale, ingiusto e risarcibile».
Una sentenza, chiude il legale, che «rende giustizia agli utenti e ai consumatori, poiché in numerose e analoghe precedenti circostanze, i tribunali italiani hanno rilevato l’eccezionalità e la imprevedibilità dell’evento, manlevando l’ente energetico da ogni responsabilità e attribuendo le conseguenze e la gravosità del danno al solo cliente che, invece, pur non avendo alcuna responsabilità, subisce danni talvolta di notevole consistenza».

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