Salento, distributore in tilt e carburante gratis: gli automobilisti imputati propongono il risarcimento

Salento, distributore in tilt e carburante gratis: gli automobilisti imputati propongono il risarcimento
Salento, distributore in tilt e carburante gratis: gli automobilisti imputati propongono il risarcimento
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 06:44

I 20 automobilisti, accusati nel novembre del 2016, di aver fatto rifornimento “gratuitamente” approfittando in un guasto alla pompa di carburante in un’area di servizio di Frigole, giocano la carta dell’estinzione del reato con il risarcimento del danno da parte degli imputati.
Davanti al giudice monocratico Luca Scuzzarella si è svolta oggi la prima l’udienza, nel corso della quale i legali dei venti imputati hanno avanzato la proposta risarcitoria, calcolata in 2mila euro, a cui si andranno ad aggiungere ulteriori 1000 euro per il pagamento delle spese legali dei titolari della benzina, costituitisi parte civile con l’avvocato Stefano Chiriatti. Tremila euro totali a fronte di una richiesta della difesa di circa 11mila euro.

La somma avanzata dai legali degli imputati, supportata in giudizio dall’intervento, tra gli altri, dell’avvocato Umberto Leo, è stata quindi ritenuta congrua dal giudice Luca Scuzzarella, che ha però rinviato la chiusura del giudizio al 10 gennaio del prossimo anno, per verificare che il versamento sia stato correttamente eseguito.

A queste condizioni il giudice potrà dunque disporre l’estinzione del reato e porre fine al processo penale.

Cosa è successo

I 20 automobilisti, residenti a Lecce e nei paesi dell’hinterland, rispondevano in particolare dell’ipotesi di reato di furto aggravato ai danni della stazione Ip di Frigole, per un episodio avvenuto oltre 7 anni fa. Il gusto alla pompa di benzina con il conseguente rifornimento “gratuito” – secondo quanto fu accertato dagli agenti della Questura – era costata la perdita di ben 784 litri di gasoli e 325 di benzina. Risultanze investigative, a seguito delle quali la pm Roberta Licci aveva emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti dei soggetti coinvolti.
Ora invece, i 20 imputati assistiti dagli avvocati Umberto Leo, Roberto De Mitri Aymone, Pantaleo Cannoletta, Salvatore Leone, Simona Guido, Ester Nemola, Marco Putignano, Anna Maria Ciardo, Federico Mazzarella, Mariangela Spinosa, Mariagrazia Barretta, Loredana Pasca, Angelo Quarta Rizzato, Fabrizio Marra e Giuseppe Serratì, potranno chiudere il processo attraverso il risarcimento del danno (3mila euro complessive) come forma di giustizia riparativa prevista dalla riforma Cartabia.

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