«È necessario istruire i ragazzi e le ragazze su questi temi sin da giovanissimi». Il collettivo “Perduto Amore” di Taurisano, organizzatore da diversi anni di un festival contro le violenze di genere, per voce di Maria Rosaria Ponzetta e Roberta Di Seclì è intervenuto durante un evento organizzato al bar “Periferia” di Taurisano per esprimere il dolore di tutte le donne della comunità cittadina per il femminicidio che si è consumato in paese sabato sera e che ha visto vittima la 49enne Aneta Katarzyna Danelczyk.
«Purtroppo ancora oggi è evidente che manca la consapevolezza non solo del fatto che si deve fare qualcosa, ma soprattutto del come farlo, perché ancora oggi continua ad esistere una forte resistenza nella società, che non vuole riconoscere la violenza maschile sulle donne, ma soprattutto che tutto questo è nella forma mentis di un patriarcato che vuole le donne subordinate, assoggettate fisicamente e psicologicamente, in altre parole di proprietà del maschio».
«Queste donne - ha chiuso il collettivo - non sono state uccise per motivi generici o casuali, ma per una precisa e sottostante forma mentis patriarcale, con lo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico: in parole povere l'uomo considera la donna una sua proprietà».