Sarà beatificata il 25 giugno madre Elisa Martinez, fondatrice della congregazione delle Figlie di Santa Maria di Leuca. La cerimonia di beatificazione, un evento storico per la chiesa del Capo di Leuca, si svolgerà alle 9 sul piazzale della basilica di Santa Maria de finibus terrae. A celebrarla sarà il cardinale salentino Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Francesco. L'annuncio è stato dato dal vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, monsignor Vito Angiuli: «La famiglia religiosa delle Figlie di Santa Maria di Leuca e la diocesi ugentina - sono le parole del vescovo - esultano nello Spirito santificatore con l’intera Chiesa universale. Invito tutti a pregare e a partecipare alla concelebrazione eucaristica mentre esorto tutti a imitare l’esempio di questa nostra sorella e madre, per camminare sulle orme di Cristo, mirabile nei suoi santi. Per la sua celeste intercessione, Dio Padre ci conceda i doni della misericordia e della pace».
L'autorizzazione di papa Francesco
Il 23 febbraio Papa Francesco ha autorizzato il cardinale Semeraro a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito alla serva di Dio.
La storia
Madre Elisa nacque a Galatina il 25 marzo 1905 da Giacomo e Francesca Rizzelli, primogenita di otto fratelli. Nel 1928 partì per la Francia ed entrò nella congregazione di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore. Fu poi destinata a Chieti, dove si dedicò all’educazione delle giovani. Nel 1932, per motivi di salute fu costretta a lasciare l’Istituto. Ma pensò presto di formarne uno nuovo: nel 1938, con l’aiuto del parroco di Miggiano don Luigi Cosi e il benestare del vescovo di Ugento monsignor Giuseppe Ruotolo, diede inizio alla Pia Unione delle Suore dell’Immacolata. Il 15 agosto 1941 il vescovo eresse la Pia Unione in Istituto di diritto diocesano, suggerendone il cambio del nome in “Figlie di Santa Maria di Leuca”. Madre Elisa partì in piena guerra nel Nord Italia per espandere la congregazione. Al suo ritorno a Miggiano, con grande sorpresa trovò il numero di consorelle fortemente aumentato grazie alla fidata collaboratrice, la Serva di Dio madre Teresa Lanfranco, di Gallipoli (anche per lei la diocesi di Ugento ha avviato la causa di canonizzazione, così come per il cardinale Gilberto Agustoni, che della Congregazione fu il “garante”). Nel 1946 la Casa Generalizia fu trasferita a Roma. Suor Elisa si spense l'8 febbraio 1991, lasciando in eredità 55 comunità attive in Svizzera, Belgio, Francia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Canada, Australia, India, Filippine. I resti della fondatrice riposano a Roma. Il 12 novembre 2017, nella basilica di Leuca, si è conclusa l'inchiesta diocesana sulla sua vita. Postulatore della causa è monsignor Sabino Amedeo Lattanzio.