Salento, i casi raddoppiano in una settimana: +554. Cala l'età media dei ricoverati

Salento, i casi raddoppiano in una settimana: +554. Cala l'età media dei ricoverati
di Maddalena MONGIò
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Venerdì 12 Marzo 2021, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 09:31

Incidenza raddoppiata e più di mille casi in una settimana, 1.110 per l'esattezza: il Salento si piega al Covid anche se la soglia settimanale dei 250 contagi ogni 100mila abitanti - indicata dal Cts come parametro grave - resta ancora lontana. Il perimetro della pandemia salentina lo disegna il report settimanale dell'Asl Lecce con un'incidenza - dal 5 all'11 marzo - ferma a quota 140. Ma è un valore che, in una settimana, è raddoppiato visto che una settimana fa i contagiati erano 79,38 ogni 100mila abitanti.
Non solo. Il bollettino della Regione Puglia di ieri dà anche la triste notizia di altri tre decessi, avvenuti al Dea di Lecce (due nella notte e uno nella tarda mattinata di ieri) di over 80. La non facile conta dei morti porta a quota 273 il numero dei salentini che il Covid si è portato via. Aumentati anche i degenti in terapia intensiva che dai 13 del 5 marzo sono passati ai 22 di ieri. Su 40 posti letto disponibili al Dea Fazzi di Lecce, ma il tasso di occupazione è del 55 per cento e quindi al di sopra del 30 per cento considerato il limite oltre il quale il sistema è sotto pressione.


L'età media dei ricoverati rimane alta con l'80 per cento dei ricoverati che è nella fascia d'età compresa dai 50 agli over 90, ma con l'aumento dei contagi vengono colpiti anche i più giovani che se affetti da patologie pregresse finiscono in Rianimazione. Tra i 22 ricoverati al Dea c'è anche un 29enne, un 42enne, un 47enne: sono certamente sotto la soglia dell'età media, ma soffrono di altre patologie che li hanno resi più fragili di fronte al virus. A breve dovrebbe aprire la Terapia sub-intensiva a Galatina con l'invio di alcuni rianimatori del Fazzi di Lecce per permettere ai pazienti che sono lì ricoverati di ricevere supporto adeguato quando subentra l'insufficienza respiratoria. Va detto che la percentuale dei ricoveri, a fronte dell'incremento dei contagi, ieri era in calo rispetto alla settimana precedente: 9,2 contro il 10 per cento del 5 marzo.
Purtroppo, si fanno sentire i contraccolpi dovuti a chi affronta il Covid con leggerezza.

Il caso di Gallipoli fa scuola. L'incidenza dei contagi era di 1,7 casi ogni 1.000 abitanti, ma è schizzata a 5,7 per effetto di «una festa privata organizzata lo scorso weekend», secondo quanto confermato dal Dipartimento prevenzione dell'Asl. Violazioni che ci riportano al periodo successivo al primo lockdown quando l'uscita dalla zona rossa fu segnata da feste private e raduni conviviali.


C'è, poi, il numero dei positivi: sono attualmente 2.150, una settimana fa erano 1.596. Un incremento di circa il 30 per cento: la risalita più vistosa da molte settimane a a questa parte. L'escalation dei contagi attraversa il Salento e fa lievitare il tasso. Il capoluogo passa da 2,9 a 3,6 ogni 1.000 abitanti e il serpentone in via Trinchese e gli affollamenti dei ragazzi nelle piazzette non hanno certo aiutato. Nella classifica di chi ha visto salire i contagi troviamo Lizzanello che passa da 4,2 a 7,2; Scorrano da 4,1 a 7,1; a Miggiano è boom visto che in 7 giorni sale da 0,3 a 7,6; Martignano doppia e passa da 3,7 a 7,4; Diso supera addirittura il raddoppio visto che il 5 marzo era a quota 3,1 e ieri a 7,2; Cavallino si avvicina alla decina passando da 6 a 8,7; Squinzano quadruplica da 1,9 a 5. Giusto per citare le cifre che brillano.
La speranza è nel vaccino. Sinora sono stati vaccinati 50.813 salentini su poco meno di 800mila abitanti. Troppo pochi per arginare l'infezione, ma la situazione dovrebbe cambiare nelle prossime settimane quando pare ci sarà un numero di dosi più massiccio.
I sindaci continuano a resistere. Ieri il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, ha annunciato l'apertura di un drive-in. Anche a Gallipoli non bisogna scendere dall'auto per sottoporsi a tampone, a partire da oggi per continuare il 4, 19, 20, 21, 26, 27 e 28 marzo. Il servizio è attivo dalle 9 alle 13, previa prenotazione, presso l'area mercatale. Prenotazioni sul sito del Comune di Gallipoli o chiamando allo 0833-275574 attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.

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