Premiato a Roma, Tsitsipas ricorda i tempi al circolo tennis Galatina: «Il mio primo club»

Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas
Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas
di Roberta GRASSI
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Domenica 15 Maggio 2022, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:24

«Ho un grande feeling con l'Italia, sin da quando, da ragazzino, giocavo per il circolo di Galatina». Lo ha detto Stefanos Tsitsipas, finalista degli Internazionali Bnl di Roma, durante la premiazione. Il tennista greco, oggi numero 4 del ranking Atp, ha parlato agli spettatori del centrale del Foro Italico dopo aver perso la finale contro Novak Djokovic per 6-0, 7-6.Si è congratulato con l'avversario, come avviene ritualmente, e poi ha ringraziato tutti i suoi amici e parenti greci giunti a Roma per assistere al suo percorso. E ha ricordato le origini, per lo meno quelle in terra italiana, salentina. 

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Il campione a Galatina da under 16

L'arrivo di Tsitsipas a Galatina fu quasi una scommessa, nel 2014. Allora fu Giovanni Stasi (che oggi non c’è più) a investire sul giovane ragazzo “fortissimo”, si diceva. Era stato segnalato da un amico e compagno, anch’egli greco. Era un “under 16”, un ragazzino. Era il 2014. In Puglia ci è rimasto quattro anni: ha viaggiato in lungo e in largo per disputare i tornei individuali, ma è sempre tornato nella cittadina del Salento per giocare due anni in B e poi altri due in A/2, mettendosi in luce e finendo per essere determinante per la promozione.
Di fotografie ce ne sono in quantità, esposte sulla immensa bacheca del Ct Galatina. Stefanos con gli amici del circolo, esultante a Pesaro, una volta conquistato il passaggio di categoria. E una targa, con il suo nome, fra gli altri, che ricorda le imprese sulla terra rossa salentina.

Imprese che evidentemente, una volta diventato un campione, non ha dimenticato. 

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