Rifiuti, il Comune annuncia maggiori controlli

I cassonetti in piazza Mazzini
I cassonetti in piazza Mazzini
di Paola ANCORA
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Martedì 21 Giugno 2016, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 19:42

I cassonetti verdi spariscono, il servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta” non parte e nel quartiere Mazzini spuntano come funghi sacchetti di immondizia abbandonati. Vicino alle campane per la raccolta di vetro, plastica e carta. Là dove un tempo c’erano i cassonetti. Nei cestini gettacarte. Agli ingressi dei palazzi. E molti cittadini “vagano” fra le vie della zona, sacchetto in mano, alla ricerca di un cassonetto dove buttare la spazzatura, senza avere nemmeno la certezza di una data, un giorno certo nel quale il servizio, finalmente, partirà per tutti.
Così, come ha denunciato nei giorni scorsi il Codacons, c’è chi al ritiro di pattumelle e carrellati ha provveduto per tempo, magari incaricando anche un addetto al trasporto dei bidoni fuori e dentro i cortili dei vari condomini della zona, quei pochi che hanno la fortuna di godere di uno spazio comune dove sistemare i carrellati. Ma mentre i cassonetti verdi dell’indifferenziato sono stati via via eliminati - ora ce ne sono anche meno rispetto a pochi giorni fa - nessuno ha detto ai cittadini quando comincerà il “porta a porta”, avviato a macchia di leopardo, qua e là, mentre gli addetti del Comune procedono con i sopralluoghi negli edifici del quartiere per capire quali e quanti avranno bisogno di deroga al capitolare per partecipare al servizio nel miglior modo possibile.
Intanto, se i disagi si moltiplicano e il cuore commerciale di Lecce non brilla certo per pulizia, dal Comune potenziano i controlli per multare chi non rispetta le regole e abbandona i sacchetti per strada. «Abbiamo raddoppiato le unità di vigilanza» spiega infatti il responsabile dell’esecuzione del contratto firmato con Monteco, Pasquale Gorgoni. «Fino a oggi erano due i vigili addetti, da domani saranno quattro: due di loro verificheranno e vigileranno insieme all’impresa aggiudicataria sul fenomeno degli abbandoni dei rifiuti, augurandoci che i sacchetti o parte di essi siano tracciabili e quindi si possa risalire agli autori dell’abbandono. Altri due poliziotti ambientali saranno impegnati sulla corretta esecuzione del servizio». Che è ancora work in progress, conferma Gorgoni.
Molti condomini e i relativi amministratori attendono le deroghe al capitolato richieste nel corso di un incontro di pochi giorni nella sede dell’ex Iacp, oggi Arca Sud. E l’assessorato all’Ambiente ha convenuto che per quei palazzi, la maggior parte, che non hanno spazi comuni esterni dove sistemare i carrellati, si procederà a distribuire pattumelle singole per umido e secco e bidoni comuni per plastica e carta, che non dovrebbero emanare cattivi odori. Un sistema misto, quindi, alla partenza del quale comunque, ricorda Gorgoni, «i cassonetti resteranno in strada per consentire l’avvio graduale del servizio».
Oggi, però, la priorità dell’ente «è scoraggiare gli abbandoni dell’immondizia» chiude Gorgoni. Impresa che, senza il “porta a porta” e con sempre meno cassonetti, sarà arduo portare a termine.

 

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