Prelievi di denaro con la carta rubata: anche un ex sindaco tra i quattro indagati

Prelievi di denaro con la carta rubata: anche un ex sindaco tra i quattro indagati
di Alessandro CELLINI
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Giovedì 19 Dicembre 2019, 10:11 - Ultimo aggiornamento: 10:23
Avrebbero svuotato la carta Postepay di un ignaro cittadino, vittima di un furto, prelevando quasi 15mila euro. Questa l'accusa che la Procura di Lecce muove nei confronti dell'ex sindaco di Sogliano Cavour, il 44enne Paolo Solito, di due dipendenti dell'ufficio postale del paese, Vita Falcone, 41 anni, di Galatina, e Salvatore Campa, 59enne di Sogliano, nonché di Salvatore De Matteis, 59 anni, di Soleto. L'accusa per tutti è di indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e pagamento, mentre Solito e De Matteis rispondono anche di ricettazione.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, avrebbero messo in evidenza un utilizzo quantomeno spregiudicato della carta di credito ricaricabile delle Poste, rubata tempo prima a un cittadino di Tricase. Carta che poi - non è ancora chiaro come - è finita nelle mani dell'ex primo cittadino e di una persona a lui vicina. La carta in questione (nello specifico una Postepay Evolution, che permette di avere un plafond massimo di 30mila euro), diversa da una normale carta di credito perché non collegata ad alcun conto corrente, ma con una disponibilità di volta in volta pari alla somma che si è deciso di caricare, sarebbe stata utilizzata ben quattro volte nell'arco di nemmeno ventiquattro ore.

Le indagini avrebbero appurato la presenza di Solito e De Matteis nell'ufficio postale di Sogliano il 28 e il 29 giugno di due anni fa. Il primo episodio contestato sarebbe avvenuto alle 9.25 del giorno 28: i due avrebbero prelevato la somma di 2.500 euro, depositata sulla carta, avvalendosi dell'aiuto della dipendente dell'ufficio postale Vita Falcone, «la quale ometteva volutamente di identificare l'autore del prelievo mediante richiesta rivolta al possessore della carta di esibizione di un valido documento di identità, adempimento questo prescritto dalle disposizioni di servizio».

La stessa accusa che viene contestata all'altro dipendente, Salvatore Campa, presente allo sportello nel pomeriggio dello stessio giorno e il giorno successivo. In queste occasioni, Solito e De Matteis avrebbero prima prelevato seimia euro (in due diverse tranche da tremila ciascuna), poi disposto un bonifico di 6.490 euro a favore di una società (del tutto ignara dell'accaduto), sempre con i fondi a disposizione sulla carta di credito. E in particolare, scrive il pm Moschettini, «De Matteis firmava l'ordine di bonifico, nel mentre Solito compilava parte del modulo (lo spazio relativo al beneficiario, all'indicazione dell'importo in lettere e cifre e parte dell'Iban)».

Ai quattro indagati è stato notificato nei giorni scorsi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Difesi dagli avvocati Luigi Casarano, Dimitry Conte e Antonio Bovino, hanno venti giorni di tempo per produrre documenti, memorie e indagini difensive che dimostrino la loro estraneità ai fatti.
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