Parcometri “truccati”: in tre rischiano il processo per falso

Parcometri “truccati”: in tre rischiano il processo per falso
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Mercoledì 7 Giugno 2017, 13:02
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio. E tuttavia il giudice per l’udienza preliminare, Stefano Sernia, non ha potuto affidare al processo il compito di stabilire se ci furono o meno turbativa d’asta e falsi nell’appalto da due milioni e 200mila euro assegnato due anni fa dal Comune di Tricase alla società “Gestam Group” per la gestione di 13 parcometri. Un difetto di notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, ha fatto rinviare l’udienza al 12 dicembre prossimo.
Il caso è quello diventato noto a maggio dell’anno scorso con il sequestro dei parcometri per mano dei finanzieri della Tenenza di Tricase. Allora il pubblico ministero Emilio Arnesano ritenne necessario fare apporre i sigilli ai fini probatori, in seguito il Tribunale del Riesame annullò il provvedimento. Da allora l’impostazione dell’accusa è rimasta invariata, tant’è che lo stesso magistrato ha chiesto di mandare a processo i tre imputati: Marco Sodero, 37 anni, di Tricase, nel ruolo di legale rappresentante della Gestam (difeso dagli avvocati Luigi Covella e Massimiliano Musio); il commercialista Renato Erminio, 46 anni, di Tricase, nelle vesti di professionista incaricato dalla Gestam; e Marco Caglignano, 39 anni, originario di Nardò, responsabile della qualità aziendale della Gestam.
Al vaglio del giudice Sernia ci sarà anche la certificazione Iso 9001 prodotta dalla Gestam. Quella pratica ritenuta legittima dalla giustizia amministrativa e contestata invece nell’inchiesta penale: falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico, con induzione in errore, l’ipotesi di reato contestata Sodero in concorso con Calignano.
Perchè - ed è questo che dovrà vagliare il filtro del giudice - sarebbe stata prodotta della documentazione facendo cadere in errore l’ente certificatore Aenor, allo scopo di attestare l’inizio dell’attività dell’azienda nel 2014 e dimostrare di avere così uno dei requisiti richiesti per partecipare alla gara.
Gli stessi imputati dovranno difendersi dall’accusa di falsità commessa dal privato in atto pubblico: alla richiesta di iscrizione della Gestam alla Camera di Commercio, sarebbe stata segnala l’apertura di un parcheggio a Gagliano del Capo in data 16 maggio del 2014.
Per la stessa vicenda i tre imputati rispondono anche di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico, con induzione in errore, poiché sarebbe stato così indotto in errore il funzionario della Camera di Commercio che iscrisse la Gestam nel registro delle imprese.
Infine per il solo Sodero l’udienza preliminare affronterà anche l’ipotesi di reato di turbativa d’asta: il 19 giugno del 2014 avrebbe prodotto sl settore Affari istituzionali del Comune di Tricase la certificazione di qualità ritenuta falsa.
Parte civile si è costituito l’amministratore della società “Apulia” (avvocati Silvio Caroli e Vincenzo Del Prete), classificatasi seconda nella gara d’appalto e che aveva perso il contenzioso aperto con la “Gestam” con la sentenza pronunciata dal Consiglio di Stato.
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