Omicidio di Gallipoli, 30 anni per Barba
Condanna anche per la figlia che lo denunciò

Omicidio di Gallipoli, 30 anni per Barba Condanna anche per la figlia che lo denunciò
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Venerdì 23 Marzo 2018, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 21:01

LECCE - La condanna è arrivata per Marco Barba, pluripregiudicato di Gallipoli accusato dell'omicidio dell'ambulante Khalid Lagraidi. Barba, assistito dall’avvocato Fabrizio Mauro, aveva ammesso di aver ammazzato il 41enne di origini marocchine dopo aver scoperto che la figlia Rosalba aveva intrecciato una relazione sentimentale con la vittima.
La richiesta è stata avanzata dal Pm Alessio Coccioli. L’omicidio risale allo scorso 23 giugno del 2017. Proprio la ragazza, tormentata dal rimorso, fu la prima ad accusare il padre dell’omicidio. Accusa che in un secondo momento la vide coinvolta per tentato occultamento di cadavere, visto che il corpo dell'uomo fu immerso nell'acido. A incastrare l'assassino anche alcune intercettazioni ambientali in carcere, registrate nel corso dei colloqui tra Barba e la moglie. La sentenza è arrivata oggi: 30 anni per il padre e un anno e mezzo per la figlia che venne costretta dal padre a partecipare al macabro rituale di occultamento e distruzione del cadavere.
 

 

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