Morte Messina Denaro, le parole di Tilde Montinaro: «Ricordiamo le vittime, è stato un carnefice»

Morte Messina Denaro, le parole di Tilde Montinaro: «Ricordiamo le vittime, è stato un carnefice»
di Roberta GRASSI
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Martedì 26 Settembre 2023, 07:45

Era stato arrestato dopo trent'anni di latitanza nello scorso gennaio. Era in ospedale quando i carabinieri del Ros lo catturarono, già affetto da una grave malattia. Nella notte di ieri è morto nel nosocomio dell'Aquila il superboss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, portando con sé tutte le verità che non ha mai voluto rivelare, avendo rifiutato sin dal principio di collaborare con la giustizia e di fornire qualsiasi contributo. Messina Denaro era in coma da giorni. Oggi, sul suo corpo sarà effettuata l'autopsia, ma la famiglia ha deciso di non nominare un consulente di parte.
La notizia è giunta anche a Lecce, dove Laura Bonafede, ritenuta una sua strettissima amica, si trova ristretta: è nell'ala di massima sicurezza del penitenziario di Borgo San Nicola.

Le parole di Tilde Montinaro

Il Salento, poi, è atrocemente legato al nome del capomafia, anche perché terra di nascita di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone, di Calimera, morto nella strage di Capaci. Fra i mandanti anche Messina Denaro.
«Di fronte alla morte - commenta Tilde Montinaro, la sorella di Antonio - noi persone con una certa umanità sicuramente ci fermiamo un attimo. Però la morte non può cancellare la responsabilità per la violenza, per i crimini dei quali si è macchiato. Credo che lui sia stato un bruttissimo personaggio della nostra storia italiana. E mi auguro che questa figura non venga mai mitizzata e le venga dato il giusto senso. È stato un carnefice, per la nostra società è stata una sciagura. Mi auguro che non si creda e non si pensi che la lotta alla mafia si debba arrestare con la scomparsa Matteo Messina Denaro». Punti fermi, così come indiscutibile è la mancata collaborazione del boss: «Manca un pezzo di verità - spiega Montinaro - che noi non abbiamo saputo. Il guaio è che possa passare il messaggio che con Messina Denaro è sconfitta la mafia. Così non è. Bisogna che ognuno di noi prosegua nella lotta contro l'illegalità, la malavita organizzata».
Antonio aveva 29 anni. E ieri, sui social, Tilde ha pubblicato una sua foto. Solo quella.
«Ho postato una immagine di mio fratello sul mio profilo facebook. Oggi il pensiero non deve andare a Matteo Messina Denaro, ma a coloro i quali Matteo Messina Denaro ha tolto la vita. E soprattutto bisogna considerare il fatto che in questi mesi non sia riuscito neppure a mettersi una mano sulla coscienza. Tutti sapevamo che non avrebbe parlato, ma ognuno di noi, nel proprio intimo, ha sperato che la sofferenza lo scuotesse. Ha fatto questo gesto, sì, di voler riconoscere la figlia. Ma avrebbe potuto fare di meglio».
Dopo l'autopsia, la salma sarà restituita ai parenti del padrino di Castelvetrano e verrà riportata nel paese d'origine della famiglia per la sepoltura. Non sono ancora chiari i particolari delle esequie. Di certo non ci sarà un funerale religioso - la chiesa li vieta ai mafiosi e il boss, comunque, aveva espressamente lasciato scritto di non volerlo - e di certo Messina Denaro non sarà cremato come accadde, invece, per il capomafia Bernardo Provenzano. Molto probabilmente il feretro verrà portato nel cimitero di Castelvetrano dove la famiglia ha una cappella e, all'alba e in forma strettamente privata, avverrà l'inumazione.
La morte è arrivata intorno alle 2 di ieri. Al capezzale del boss c'erano la nipote Lorenza Guttadauro, che era anche il suo difensore e tutore legale, la sorella Giovanna e la figlia Lorenza, avuta durante la latitanza e riconosciuta solo pochi giorni prima di morire.
 

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