Minigonne e bermuda vietati a scuola. La preside: «Decoro e rispetto per l'istituzione»

Anche quest'anno, polemica tra gli alunni e i dirigenti scolastici, a suon di circolari

Con il primo caldo arriva la circolare sul "Dress Code"
Con il primo caldo arriva la circolare sul "Dress Code"
di Silvio DETOMA
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 24 Maggio 2023, 11:37

Dopo un maggio alquanto strano dal punto di vista climatico, ecco che è arrivato il primo caldo della stagione e così via a jeans e felpe a scuola. In molte aule spuntano tra i banchi bermuda, canotte e minigonne. Anche quest'anno è ritornata quindi la polemica tra gli alunni e i dirigenti scolastici, a suon di circolari. 

Il caso

È il caso della dirigente scolastica, Vittoria Italiano, del liceo statale "Siciliani" di Lecce, che ha fatto girare tra le classi una circolare con oggetto "Dress code", che già lo scorso anno aveva destato stupore. «Si ricorda nuovamente che per motivi di decoro e rispetto dell'Istituzione Scolastica e di tutti i componenti la Comunità Scolastica, è doveroso indossare un abbigliamento adeguato». 

Un giusto dress code?

Ed è qui il punto. Qual è il modo di vestirsi più giusto per andare a scuola? La preside ne è certa e nella circolare dice di evitare assolutamente «abiti che evochino tenute balneari o vestiario da discoteca», come canotte, magliette corte, pantaloni strappati, minigonne. La dirigente scolastica mette in guardia non solo gli studenti, ma anche tutti i docenti e il personale presente a scuola.

Non è la prima volta

La crociata dei presidi per un "dress code" più coerente al contesto scolastico va avanti da anni, in vari istituti a livello nazionale. Già lo scorso anno, sempre a Lecce, aveva fatto scalpore un'altra circolare scritta dalla preside del liceo scientifico "Banzi", nella quale si richiamavano gli studenti a vestirsi con un «abbigliamento decoroso a scuola» senza però specifare quale, ma giustificando l'avviso, rivolto anche ai genitori e al personale scolastico, con il rispetto del luogo istituzionale. E ancora,  aveva fatto il giro del web nel 2018, il caso del preside del liceo scientifico "Scacchi" di Bari che aveva paragonato l'abbigliamento scolastico a quello di una chiesa tanto da arrivare a scatenare le manifestazioni degli studenti in piazza.

Ridare valore ai luoghi

Queste circolari che, a prima vista potrebbero sembrare "bacchettone", al contrario ricordano che la scuola non è un posto come un altro, e così come bisogna comportarsi in una certa maniera, devono esserci anche i modi.

Nessun limite, quindi, alle espressioni delle varie personalità, tipiche dell'adolescenza, piuttosto però il ridare valore e rispetto alla formazione. 

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