Messuti si candida e chiede alla Poli di essere al suo fianco. La Meloni lancia Congedo

Gaetano Messuti
Gaetano Messuti
di Paola COLACI
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Mercoledì 20 Febbraio 2019, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 12:25

«Accetto con entusiasmo questa sfida». E anche Gaetano Messuti scioglie la riserva e si candida alle Primarie del centrodestra del prossimo 17 marzo. Mentre da Bari arriva l'ok a Congedo: «Spero che il nostro Erio Congedo voglia correre alle primarie per la città di Lecce», che «mi sembrano ormai ufficiali», ha dichiarato Giorgia Meloni ieri a Bari. E nell'arco di poche ore il centrodestra incassa due candidati alle Primarie.
Intanto l'ex vicesindaco e leader di Sentire Civico lancia un appello ad Adriana Poli Bortone: «La senatrice che nel 2017 fece per prima il mio nome in più tavoli, decida di essere al mio fianco in questa ennesima avventura». Dopo l'ufficializzazione da parte della Lega del nome del coordinatore cittadino Mario Spagnolo, dunque, sale a due il numero degli aspiranti candidati a sindaco della città. Ma quella delle Primarie, ormai è noto, quasi certamente sarà una sfida a tre. Per completare il quadro delle candidature si attende soltanto l'ultimo sì definitivo: quello del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Saverio Congedo. Un'ufficializzazione che dovrebbe arrivare sabato mattina e che ha ricevuto, nella giornata di ieri a Bari l'investitura ufficiale da parte del leader del partito Giorgia Meloni. Congedo sarà supportato alle urne dal movimento Direzione Italia di Raffaele Fitto. Incognita sulla partecipazione o meno alla sfida delle urne del già consigliere comunale di Andare Oltre Massimo Fragola.
La giornata di ieri, intanto, ha visto protagonista Gaetano Messuti. Dopo settimane di dibattito interno alla coalizione, di riflessioni, di appelli al sostegno e di misurazione del perimetro delle alleanze, l'avvocato di Sentire Civico ha rotto gli indugi: «Lusingato dell'attenzione che Forza Italia ha rivolto a me e al blocco civico che mi accompagna, credendo fortemente che quel centrodestra formato da persone con grandi valori politici ed umani, possa essere risorsa per Lecce, accetto con entusiasmo questa sfida» ha fatto sapere Messuti. Poi a sorpresa l'ex vicesindaco ha scelto di rivolgersi ad Adriana Poli Bortone: «Spero che la senatrice che nel 2017 fece per prima il mio nome in più tavoli, decida di essere al mio fianco in questa ennesima avventura. Insieme alla sua esperienza ed alla freschezza di tutti i movimenti civici, potremo scrivere certamente una nuova pagina di ottima politica» ha scritto Messuti. Un appello lanciato nel tentativo di ricucire lo strappo tra l'ex sindaco e il centrodestra. Un ultimo tentativo di scongiurare, forse, la nascita ufficiale di quel terzo polo che potrebbe vedere la senatrice alla testa delle civiche di Direzione Lecce. In attesa di una risposta dalla lady di ferro, sempre nella giornata di ieri Messuti ha incassato il plauso di Forza Italia. In realtà i berlusconiani salentini già da alcuni giorni avevano annunciato il proprio sostegno alle Primarie al numero uno di Sentire Civico nel caso in cui avesse deciso di accettare la sfida alle urne. Ma ora che il sì di Messuti è arrivato il coordinatore provinciale degli azzurri Paride Mazzotta rimarca l'impegno del suo partito: «L'accettazione della sfida delle Primarie da parte di Gaetano Messuti non può che entusiasmarci ha fatto sapere Mazzotta con una nota - La candidatura di Messuti può rappresentare al meglio quella sintesi tra civismo ed esperienza di partito che può essere la chiave di volta per la città e per i leccesi. La priorità non è partecipare ma vincere. E sin da subito ci metteremo al lavoro in questa direzione. È al civismo che si riconosce nei valori del centrodestra che ci piace rivolgerci e con cui intendiamo dialogare e non quello si riposiziona all'occorrenza ad ogni campagna elettorale». Sostegno ufficiale anche da parte del movimento L'Altra Italia di Gianluca Trisiello. All'appello ufficiale delle alleanze, tuttavia, manca ancora il gruppo martiani di Grande Lecce e Prima Lecce. «La convergenza sul nome di Gaetano Messuti è strada certamente percorribile aveva fatto sapere il portavoce del gruppo Riccardo Rodelli a poche ore dalla nota ufficiale di Messuti Stiamo lavorando all'ufficializzazione di questa ipotesi». Nella serata di martedì, inoltre, lo stesso Messuti ha incontrato l'ex consigliere comunale di Prima Lecce Antonio Finamore anche se il gruppo comunale che sempre riferimento al senatore leghista ha preso tempo. E se deciderà di sciogliere la riserva, lo farà probabilmente nella giornata di sabato.
Chi già sta lavorando a costruire il consenso per le Primarie, invece, è il coordinatore cittadino della Lega Mario Spagnolo.

La sua candidatura alle urne è arrivata a sorpresa e in anticipo su tutti nella tarda serata di lunedì. Un'accelerata che ha colto di sorpresa quanti tra le fila del centrodestra contavano sul pacchetto di voti dei leghisti per consolidare il risultato delle urne. Consensi che ora dovranno convergere sul candidato di bandiera dei salviniani. «Quando il segretario regionale Andrea Caroppo, il segretario provinciale Elisa Rizzello e il senatore Roberto Marti mi hanno chiesto di fare un passo avanti nella piena convinzione che il primo partito d'Italia non potesse che avere un ruolo da protagonista anche nella scelta del candidato a sindaco di Lecce del centrodestra, ho semplicemente detto: accetto» commenta la sua candidatura Spagnolo. E ridimensiona a manifesto per la democrazia interna a tutti i partiti la divergenza iniziale di posizioni tra i vertici salentini e regionali del partito sulla sua candidatura a cui gli addetti ai lavori avevano fatto riferimento nelle scorse ore. «Il mio sì convinto è invece figlio dell'unità che esiste all'interno alla Lega ribadisce Spagnolo - Sono consapevole di essere al primo impegno determinante per il partito, ma la certezza di avere al mio fianco Roberto Marti, Elisa Rizzello ed Andrea Caroppo mi dà certamente più forza. Adesso è il momento di presentare i nostri programmi e la nostra visione di Lecce. Adesso è il momento di parlare al cuore dei leccesi. Credo che i tatticismi possano andare in soffitta e ci si possa concentrare sul desiderio di rendere migliore questa bellissima città che negli ultimi due anni ha sofferto».

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