Alla Ceo di "Made in carcere" l'onorificenza al merito del presidente della Repubblica Mattarella. «Per l'impegno nei confronti delle detenute»

Alla Ceo di "Made in carcere" l'onorificenza al merito del presidente della Repubblica Mattarella. «Per l'impegno nei confronti delle detenute»
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Venerdì 31 Marzo 2023, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa mattina ha consegnato le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per un’imprenditoria etica, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per il volontariato, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo. 

Il riconoscimento 

Tra gli insigniti Luciana Delle Donne, Ceo di Made in Carcere, nominata Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, come si legge nella motivazione ufficiale, "per la sua scelta di impegnarsi nell’aiutare le donne detenute ad avere una “seconda opportunità”, attraverso un percorso formativo necessario al loro reinserimento nella società lavorativa e civile". 

Le dichiarazioni dell'imprenditrice

«È stato molto emozionante ricevere dal Presidente Mattarella l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana – ha dichiarato Luciana Delle Donne al termine della cerimonia - Ringrazio il Presidente ed esprimo ancora una volta profonda gratitudine per aver scelto me e il mio percorso di vita.

Questo è un riconoscimento per i diciassette anni vissuti nel volontariato nel mondo del carcere, dove ho cercato di portare bellezza ed eleganza, trasformando questi luoghi di reclusione in luoghi familiari per dimostrare che l’eleganza e la bellezza possono entrare anche in questi spazi. Dedico questo importante riconoscimento – ha continuato Luciana Delle Donne - a mia madre Carmen che non c’è più e a tutte le persone che hanno “attraversato” in tutti questi anni il progetto Made in Carcere. Colleghe e colleghi, partner, ambassador, imprenditori, manager e altri stakeholder di questo lungo viaggio che continuerà con tanti altri progetti, per restituire la dignità a chi è in carcere e all’ambiente, donando una seconda possibilità ai detenuti e ai materiali di scarto, rigenerando la vita delle persone e delle cose». 

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