Salento, nuova tegola in Tribunale: denaro per fermare le indagini. Indagati avvocato, vice procuratore e due funzionari Asl di Taranto

Sette i nomi iscritti nel registro degli indagati: i reati ipotizzati sono corruzione, concussione e induzione indebita

Salento, nuova tegola in Tribunale: denaro per fermare le indagini. Indagati avvocato, vice procuratore e due funzionari Asl di Taranto
di Roberta GRASSI
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 11:33

Avrebbero chiesto denaro per “bloccare” le indagini: sette persone - tra cui un vice procuratore onorario in servizio a Lecce e un avvocato sono indagate in virtù di una serie di perquisizioni e sequestri che sta eseguendo la guardia di finanza del nucleo di polizia economico finanziaria. L’inchiesta è della procura di Potenza, e in particolare del sostituto Vincenzo Montemurro. I reati ipotizzati sono corruzione, concussione e induzione indebita. 

Si parla di indagini avviate appositamente, per essere poi bloccate in cambio di denaro - circa 12mila euro pagati da un imprenditore svizzero. Il vice procuratore onorario e l’avvocato coinvolti nell’indagine sono residenti nel Tarantino, ma avrebbero operato a Lecce. 

Gli indagati

Tocca Lecce, Taranto fino a raggiungere Napoli, Benevento e la provincia di Roma l'inchiesta a quattro mani condotta dalle Procure di Potenza e Benevento nella quale risultano indagate sette persone accusate a vario titolo di corruzione per l'esercizio delle funzioni, corruzione in atti giudiziari, induzione indebita e concussione. Tra gli indagati compaiono un vice procuratore onorario in servizio nel Tribunale di Lecce e residente in provincia di Taranto, un avvocato dello stesso foro residente a Manduria, oltre a due funzionari dell'Asl di Taranto, un medico della stessa Asl e un imprenditore nato in Svizzera. 

I nomi

Antonio Zito, di 57 anni, avvocato residente nella provincia di Taranto e viceprocuratore onorario in servizio presso il Tribunale di Lecce (dopo aver svolto lo stesso incarico a Taranto), è indagato per corruzione in atti giudiziari nell'inchiesta della Procura di Potenza. Zito è indagato insieme all'avvocato Giancarlo De Valerio, 47 anni nato a Mesagne (Brindisi) e residente a Manduria (Taranto).

De Valerio è iscritto al Foro di Lecce. Attorno a loro ruoterebbe l'inchiesta della procura potentina che ipotizza che i due professionisti avrebbero manipolato e archiviato inchieste a pagamento.

Le contestazioni

In particolare, avrebbero ricevuto 12.000 euro da un imprenditore svizzero. In tutto sarebbero indagate sette persone (e non nove come si era appreso in un primo momento). L'indagine è stata avviata lo scorso anno sulla scorta di alcune segnalazioni giunte alla Gdf sull'attività del magistrato onorario che, oltre a svolgere le funzioni di viceprocuratore onorario nella procura di Lecce, dove è stato applicato dopo aver vinto il concorso nel 2022 , svolge anche quella di avvocato penalista nel tarantino con studio a Crispiano. Zito è anche coinvolto in un'inchiesta parallela aperta dalla procura di Benevento per altri reati, scaturita da alcune intercettazioni emerse dall'indagine della Gdf nell'ambito di quella lucana. In totale gli indagati nelle due inchieste sarebbero una decina.

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