Condanna a 16 anni confermata per l'ex gip Nardi, il processo prosegue a Potenza

L'ex gip Michele Nardi
L'ex gip Michele Nardi
di Roberta GRASSI
2 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Novembre 2023, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Sarà la Corte d'Appello di Potenza a proseguire, in secondo grado, il processo nei confronti dell'ex gip di Trani, Michele Nardi. Quindi viene confermata la condanna a 16 anni e 9 mesi infilitta in primo grado dai giudici di Lecce (presidente Pietro Baffa, a latere Valeria Fedele e Silvia Saracino).  Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha risolto così il conflitto di competenza sollevato dalla procura di Potenza e stabilito che il processo proseguirà sì nel capoluogo lucano, ma senza battute di arresto: è stata infatti annullata senza rinvio la sentenza dei giudici della Corte d'Appello di Lecce che nel trasferire il fascicolo (per una sopravvenuta connessione con altre vicende che riguardavano l'ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo), avevano cassato la sentenza del Tribunale. Un colpo di spugna che aveva destato non poco scalpore. A indagare sul capitolo “giustizia svenduta” a Trani erano stati i pm di Lecce Roberta Licci, Alessandro Prontera e il procuratore della Repubblica Leonardo Leone De Castris. 

L'udienza preliminare 

Nel corso dell'udienza preliminare, insomma, la procura aveva sollevato il conflitto di competenza.

La difesa dell’ex gip Michele Nardi, aveva chiesto il trasferimento del processo a Perugia. Nardi è accusato assieme ad altri ex pm di aver "aggiustato" alcuni processi tranesi in cambio di soldi e favori. Come si diceva era stato condannato a Lecce, in primo grado, a 16 anni e 9 mesi. La Corte d’Appello aveva annullato la condanna, proprio per ragioni di competenza territoriale, e l’iter era ripartito dalla chiusura inchiesta. Gli imputati, oltre a Nardi, sono coloro che avevano scelto di essere giudicati in primo grado con il rito ordinario: Vincenzo Di Chiaro, Simona Cuomo, Gianluigi Patrono e Savino Zagaria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA