Lecce, telecamere con il riconoscimento facciale per la sicurezza

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di Roberta GRASSI
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Martedì 26 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:25

Dieci telecamere di ultimissima generazione, provviste di riconoscimento facciale, che aiutano quindi a identificare le persone in real time. 
Dell’installazione si parla da mesi, non sono ancora entrate in funzione ma - da palazzo di città e dalla Polizia locale - assicurano che il via si avrà prima dell’estate. È un deterrente contro la microcriminalità e contro il vandalismo. Uno strumento per individuare chi delinque o non rispetta la città e gli altri. Per il momento, però, le aree più centrali di Lecce sono escluse. Resta scoperta, se non fosse per i vecchi sistemi già operativi, piazza Libertini, zona d’ombra del centro città. Buia al calar della luce, quando si segnalano - specie nel weekend - azioni di baby gang tali da generare allarme fra genitori e adolescenti. 

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Sedici le zone interessate


In compenso saranno sorvegliati a vista altri luoghi a rischio. La stazione, l’area del convitto Palmieri, altro ritrovo della movida, porta San Biagio (dove nella notte fra sabato e domenica è stata messa a segno una spaccata) e porta Rudiae. Il progetto è stato cofinanziato con il Patto per la sicurezza rinnovato in Prefettura per un totale di circa 128mila euro (fondi Pon – Sicurezza 2020 ammonta ad euro 53.331,23) di cui 75mila a carico del Comune. Sedici in tutto le strade interessate: la zona della Stazione, appunto, tutta l’area di Porta San Biagio, via dei Perroni, via Federico d’Aragona, via degli Ammirati, via Ludovico Maremonti, via Ascanio Grandi, via del Palazzo dei Conti di Lecce, via Marco Basseo (nel primo tratto da via Paladini) e via Paladini (nell’ultimo tratto con via Cairoli). Poi la stessa via Cairoli, via Caracciolo, via Carlo Russi, via Giacomo Antonio Ferrari, via Santa Maria del Paradiso e via Giuseppe Libertini. Le aree sono state selezionate per rispondere a una domanda di maggiore sicurezza venuta dai residenti.

Collegate con la centrale operativa


Le telecamere saranno collegate con la centrale operativa della Polizia Locale, conferma il comandante Donato Zacheo. Saranno installate su organi illuminanti – pali della luce e lanterne artistiche - già presenti nel centro antico. Gli occhi elettronici saranno a disposizione delle forze dell’ordine che potranno anche coordinare da remoto le operazioni, anche quando si tratta di interventi interforze. 
Il contratto è stato firmato a metà febbraio.

Da quella data, è partito il countdown di 120 giorni per giungere all’operatività dell’intervento. 

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Il progetto per piazza Libertini


Quanto al buio di piazza Libertini, che si contrappone alla luce e all’affollamento di un centro storico strapieno di turisti, in questi giorni, si è parlato di almeno un paio di progetti. Uno per la riqualificazione del Castello Carlo V e l’altro dedicato alle tre piazze vicine: proprio piazza Libertini (nella zona adiacente Palazzo delle Poste), piazzetta De Cristoforis (che costeggia il teatro Apollo) e piazzetta De Santis (davanti all’Istituto Costa) per un importo di 1.692.000 euro. 
Si prevedeva uno spazio espostivo dalla molteplice funzione di urban center, infopoint, il recupero dei bagni pubblici sotterranei. L’illuminazione da realizzare con un sistema “crepuscolare” che cambia intensità in base alla luce naturale. E una pavimentazione in battutto naturale, intorno al Carlo V, lungo il perimetro delle mura del castello da piazzetta De Cristoforis a piazza Libertini, fino al Bastione. 

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