Lecce, baby gang terrorizzano i ragazzini in centro

Piazza Alleanza
Piazza Alleanza
di Roberta GRASSI
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Domenica 24 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:22

Ragazzini terrorizzati, genitori intimoriti e con il cuore a metà: indecisi ogni sera se consentire ai propri figli adolescenti il passeggio nel cuore della città o vietarglielo nel timore che possa accadere qualcosa. Sottraendo loro occasioni di ritrovata normalità e meritato svago. 

La banda

Colpa di una (o più) baby gang che terrorizza i ragazzini e che ha già agito in diverse circostanze, accerchiando e minacciando. Ma anche con spintoni e schiaffi o altri gesti violenti.
La situazione è stata rappresentata alle autorità competenti, per lo più in forma anonima. 
Di fatto il transito serale in alcuni angoli bui di Lecce: piazza Libertini, nelle zone vicine al teatro Apollo, ma anche nei pressi della scuola Cesare Battisti è da settimane quasi del tutto “inibito” ai giovanissimi per timore di incorrere in qualche guaio. In piazzetta Alleanza si riunirebbe il gruppo più nutrito e di bulli più “adulti”, ma sempre under 18. 
Sono tante le storie simili,i racconti sovrapponibili che puntualmente vengono affidati ai genitori a fine serata. Si parla, secondo quanto viene riportato, di spedizioni che partono senza un criterio preciso o una causa scatenante. Basta una frase per dare il via all’aggressione o all’inseguimento. Inutile chiamare le forze dell’ordine: all’arrivo degli uomini in divisa la comitiva solitamente ha già trovato il modo di dileguarsi. 

Lo stesso copione


Il venerdì e il sabato sera, sono i giorni più a rischio. Nel weekend, infatti, gli adolescenti che il sabato non vanno a scuola, possono fare due passi con gli amici. Si esce alle 18, per rientrare intorno alle 22. Il cuore di Lecce è strapieno di gente di ogni età. I più piccoli si riuniscono per un gelato, o un doppio cheesburger al fast food più di grido. Da qualche tempo, però, si verifica lo stesso copione. Con una scusa qualsiasi, uno sguardo ritenuto di troppo, si scatena l’assalto. Tutti intorno, fare intimidatorio. Spintoni e minacce varie. 
«Ho paura a consentire a mio figlio - racconta una mamma - di uscire liberamente per strada, anche se al centro. Ma per non impedirgli di incontrare gli amici, ho deciso di permetterlo solo se si sta in casa o in un locale». 
Per giorni gli episodi hanno fatto il giro delle chat. Le esperienze sono state raffrontate, e sull’identikit dei componenti della banda, sembrerebbero essere tutti concordi: non è gente adulta, ma coetanei, con modi certamente non aderenti ai principi di buona e sana educazione

Le conseguenze


Al di là di qualche episodio più grave, avvenuto però tra ragazzi più grandi e con motivazioni differenti (pur sempre si è trattato di violenza ingiustificabile) non si sono registrate conseguenze molto serie. Ed è forse per questo che si stenta a trovare una soluzione al problema. 
La situazione tuttavia sta provocando angoscia diffusa fra grandi e piccini. E una percezione di scarsa sicurezza che viene veicolata di messaggio in messaggio nei gruppi whatsapp, che ha portato molti adolescenti a «modificare le proprie abitudini di vita» e costringe i genitori a trascorrere interi weekend di tensione. 

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