Dopo i due giorni a Tirana lo scorso fine settimana per partecipare al comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo, il commissario Massimo Ferrarese ha convocato per venerdì il comitato direttivo. Tre i passaggi da compiere: nomina del nuovo direttore generale; la lettera da inviare al comitato internazionale con cui si accetta la nuova data d’inizio e conclusione della ventesima edizione dei Giochi (dal 13-22 giugno al 22 agosto-4 settembre del 2026), così come emerso a Tirana; la programmazione finanziaria di dettaglio per gli impianti sportivi da realizzare. Che per lo stadio di Lecce prevede un piccolo taglio: da 12 milioni a 11 milioni e 300 mila euro.
Inoltre, è in partenza una lettera per la federazione mondiale del nuoto sul problema specifico della piscina, mentre domani saranno a Taranto i rappresentanti della società pubblica Sport e Salute (fa capo al Mef). Incontreranno il commissario e visiteranno gli impianti da sottoporre a ristrutturazione (stadio Iacovone e Pala Ricciardi) e le aree che ospiteranno quelli di nuova costruzione (stadio del nuoto e centro degli sport nautici, vela, canoa e canottaggio).
Lo spostamento per i Mondiali
Sulla nuova data dei Giochi, spostamento deciso per non far coincidere la manifestazione con i Mondiali di Calcio 2026, l’accettazione da parte del comitato presieduto dallo stesso Ferrarese, è un passaggio formale a valle dell’assemblea di Tirana.
La programmazione finanziaria, invece, chiederà per tutti i lavori l’acconto del 30 per cento, poi l’erogazione del 60 all’inizio del cantiere e il 10 finale al collaudo.
Le opere principali
Questo il quadro delle opere principali così come trasmesso dal commissario al Governo e al comitato internazionale. Lecce, lavori allo stadio: 12 milioni indicati nel primo master plan, abbassati a 11,3 milioni e confermati come somma da erogare; Lecce, lavori al pala sport che passano dagli iniziali 2 milioni a 2,7 milioni, confermati come importo assegnabile. Stadio di Taranto: masterplan del 2022, 18 milioni, nuovo progetto trasmesso 28 milioni, importo massimo concedibile 28 milioni; PalaMazzola: 4 milioni, la cifra del masterplan iniziale è confermata nel progetto inviato e riconosciuta assegnabile; centro polivalente Ricciardi: primo importo 5 milioni, nuovo progetto (l’impianto è stato trasformato) 12 milioni, che sono anche la parte erogabile; stadio del nuoto a Torre D’Ayala: 24 milioni di partenza nel 2022, nuovo importo 36,900 milioni, ma concedibili 23,795; centro nautico all’ex stazione torpediniere: 20 milioni nel primo masterplan, importo rimodulato a 14,635 milioni, tutti concedibili dal plafond dei 150; Brindisi, lavori allo stadio: 6 milioni, importo che non ha avuto modifiche tra primo e secondo master plan e importo assegnabile; Brindisi, adeguamento della viabilità nell’area del pala sport, anche qui tutto invariato rispetto ai 4 milioni. Queste opere rientrano in un pacchetto di 27 e saranno tutte finanziate dai 150 milioni. Il cronoprogramma finanziario di dettaglio sarà trasmesso al Governo - in quanto eroga i soldi - dopo il passaggio venerdì in comitato.
A Sport e Salute è confermato che il commissario vuole assegnare l’incarico di fare il Piano di fattibilità tecnico-economica (Pfte), da mandare poi in gara per l’appalto, per Pala Ricciardi e stadio Iacovone. La stessa società, inoltre, lancerebbe anche la gara per la costruzione dello stadio del nuoto e del centro nautico. Ma per assegnare l’incarico a Sport e Salute, e quindi stipulare un contratto, al commissario servono i decreti di attuazione opera per opera che deve redigere il Governo e che ancora mancano. La road map prevede che tra aprile e maggio si chiudano le progettazioni ed entro il 2024 partano tutti i cantieri.