Lecce, stadio Via Del Mare, uno spiraglio da Ferrarese: «Ci sono i fondi per la copertura»

Lo stadio Via del Mare
Lo stadio Via del Mare
di Stefania DE CESARE
5 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 14:17

Una copertura per lo stadio Via Del Mare di Lecce.  si apre uno spiraglio importante per il grande sogno dei tifosi giallorossi. «I fondi ci sono, i due progetti potrebbero essere compatibili. Difficile però conciliare le tempistiche. Il cantiere richiede tempo». A parlare è il presidente del comitato direttivo dei Giochi del Mediterraneo, nonché commissario di Governo, Massimo Ferrarese al lavoro da tempo per organizzare la manifestazione sportiva prevista per l’estate 2026, quando Taranto, Lecce e Brindisi ospiteranno 4mila atleti provenienti da 26 Paesi. 

La struttura commissariale sta velocizzando l'organizzazione 

Un appuntamento importante per il territorio e per centrarlo la struttura commissariale sta velocizzando l’organizzazione. Nel processo di accelerazione rientrano anche gli interventi per l’adeguamento degli impianti sportivi che ospiteranno i giochi. Tra questi ci sono anche le opere di ristrutturazione edilizia, messa in sicurezza, adeguamento igienico-sanitario, efficientamento energetico e miglioramento funzionale dello stadio comunale “Ettore Giardiniero”. L’Us Lecce ha donato all’amministrazione il piano di fattibilità con la lista degli interventi necessari per “svecchiare” l’impianto sportivo. Ma non è escluso che tra le opere in cantiere possa inserirsi anche quello per la copertura del Via del Mare. Un progetto (“La Coppula”) in tal senso è stato già donato a Comune, Provincia e Unione Sportiva dai Mecenati della Cultura.
«Il restyling dello stadio di Lecce è un progetto importante che risolverà i problemi di un impianto sportivo datato, e che ha bisogno di ritornare al suo antico splendore – dichiara il commissario Ferrarese -.

Chi ha prodotto il piano è a conoscenza dei problemi della struttura e quindi siamo tranquilli: i lavori da realizzare andranno nella direzione richiesta. Rispetto alle tempistiche il Comune ha mantenuto l’impegno visto che il Pfte ci era stato promesso per metà gennaio e così è stato». 

La messa in sicurezza 

Il piano dell’Unione sportiva prevede principalmente una serie di interventi di messa in sicurezza come il consolidamento e risanamento delle tribune est e centrale e la mitigazione dell’area di pre-filtraccio per la gestione delle acque meteoriche. E poi la messa a norma dei servizi igienici, l’arretramento delle panchine per migliorare la visibilità degli spettatori, un nuovo manto erboso e la sostituzione di 8.500 sedute. 
«Adesso dobbiamo avviare l’iter per le procedure di gara. A breve incontrerò l’amministrazione di Lecce, con cui firmeremo un protocollo d’intesa, per mettere nero su bianco un cronoprogramma per le opere da realizzare – afferma il commissario -. Non sarà semplice. Le attività sportive dello stadio non si possono fermare se non nei mesi estivi. Queste saranno opere che dovranno realizzarsi contestualmente durante le partite che l’Us Lecce disputa in casa. Dobbiamo capire con i tecnici come fare per portare avanti i lavori senza creare problemi alle partite di calcio». 

Nel piano di restyling, però, non è stata prevista la copertura per gli spalti. I fondi messi a disposizione – 11,3 milioni di euro - sono risultati insufficienti per realizzare l’opera. Eppure un progetto c’è, come detto. È quello presentato dai Mecenati della Cultura per la realizzazione della “Coppula”: uno stadio ricoperto di pannelli fotovoltaici in grado di garantire elettricità a tutto il quartiere. La struttura, così come studiata, sarebbe in grado di raccogliere le acque piovane e di erogare energia pulita utile per l’intero quartiere. Un’idea progettuale che potrebbe intrecciarsi con i lavori di consolidamento previsti per i Giochi del Mediterraneo. 
«Le due progettualità possono convivere – sottolinea Ferrarese -. Ovviamente la nostra priorità è arrivare pronti ai Giochi di Taranto attraverso la realizzazione delle opere previste. Sulla carta la copertura dello stadio si può realizzare, anche contestualmente agli interventi di restyling. Per quanto riguarda la copertura economica, oltre ai 150 milioni di euro messi a disposizione per la manifestazione il Governo, per volere del ministro Raffaele Fitto, ha messo sul piatto altri 125 milioni per l’organizzazione dei giochi. Di questi, circa 70, 80 milioni sono a oggi disponibili per la realizzazione di nuove opere. Se all’interno di questo budget trovassimo il modo di realizzare la copertura, io sarei d’accordo». 

Si apre quindi uno spiraglio sulla possibilità di vedere il Via del Mare con la sognata copertura. Il vero ostacolo è rappresentato dai tempi. «Un eventuale cantiere, però, creerebbe difficoltà alle partite di campionato – specifica Ferrarese -. Non si può lavorare alla realizzazione di un’opera così importante se ci sono spettatori. La tribuna oggetto di intervento dovrebbe essere chiusa al pubblico. Senza contare i tempi di realizzazione che sono molto più lunghi rispetto alle opere di messa in sicurezza. Il cantiere, quindi, rischierebbe di andare oltre i Giochi del mediterraneo». 
Per quanto riguarda le tempistiche, un cronoprogramma “ufficiale” ancora non c’è ma il calendario 2024 è già pieno di appuntamenti. «Purtroppo si sono persi molti anni – conclude Ferrarese -. Ovviamente il Comune di Lecce non ha nessuna responsabilità. Dopo la firma del protocollo di intesa, tra febbraio e marzo dovremmo essere in grado di avviare le procedure di gara. Questo ci consentirà di iniziare le opere il prossimo autunno, tra settembre e ottobre. Lavoreremo in sinergia con l’amministrazione. L’interesse di tutti è quello di arrivare preparati al 2026. E sono convinto che l’obiettivo sarà centrato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA