Piazza Libertini, via il mercato:
avviso di “sfratto” agli ambulanti

Piazza Libertini, via il mercato: avviso di “sfratto” agli ambulanti
di Ilaria MARINACI
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Mercoledì 7 Marzo 2018, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 12:11
«Piazza Libertini non può essere un’area mercatale, la legge vieta le bancarelle davanti a un monumento come il castello Carlo V per ragione di decoro e di tutela storica». L’attesa è finita e il sindaco Carlo Salvemini non aspetta più dopo un braccio di ferro con gli ambulanti durato non pochi mesi. Si accelera, senza più trattative.
La giunta, nella seduta di ieri, ha approvato la delibera di indirizzo con la quale ha definito azioni e misure da adottare per riqualificare e restituire decoro a Piazza Libertini e, nello stesso tempo, per ripristinare la completa agibilità e fruibilità da parte dei commercianti dei 48 box del mercato di Settelacquare, destinati alla vendita di beni non alimentari. Non solo: si è anche dato mandato agli uffici interessati di redigere in maniera condivisa un regolamento per il commercio nelle aree storiche della città in modo che situazioni come quella di Piazza Libertini non possano verificarsi di nuovo. Un altro passo per evitare situazioni di caos che in una città come Lecce, ad alto tasso di monumentalità, sono teoricamente dietro l’angolo.
Questa la posizione ufficiale dell’amministrazione guidata dal sindaco Salvemini che vuole, quindi, riportare nelle norme di legge Piazza Libertini. E appare chiaro che non ci siano più margini di dialogo con i commercianti, che dovranno arrendersi e abbandonare l’area. Un avviso di “sfratto” per loro, come dicono in queste ore gli addetti ai lavori.
Con questa decisione il Comune intende dare attuazione, anche a Lecce, a quanto previsto dalla normativa nazionale ed europea sulla tutela delle aree storiche e sulla regolamentazione del commercio su strada in aree di alto valore culturale. Secondo la delibera, l’importanza storica e architettonica di piazza Libertini - sulla quale si affaccia la più grande opera fortificata di Puglia, il Castello Carlo V - è stata sancita con il decreto ministeriale del 10 ottobre 1983, dove si raccomanda di non alterarne “le condizioni di ambiente e di decoro” e non si consente “la collocazione di alcuna struttura, neppure a carattere precario”.
Disposizioni che sono state disattese nel corso degli anni, anche quando il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio varato nel 2004 ha incluso tra i “beni culturali” tutte le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico sui quali “vietare gli usi da ritenere non compatibili con le specifiche esigenze di tutela e di valorizzazione”.
Nonostante la legislazione fosse chiara e su questi vincoli avessero fatto leva i ripetuti richiami partiti dalla Soprintendenza all’indirizzo del Comune, piazza Libertini ha continuato ad ospitare il mercato giornaliero, senza, però, essere identificata come area mercatale, anche per l’assenza a livello amministrativo degli strumenti di programmazione.
A tutto questo si propone di porre rimedio la delibera di indirizzo. Ora la palla passa ai dirigenti dei settori Urbanistica, Lavori Pubblici ed Attività Produttive, incaricati di mettere in atto tutte le azioni conseguenti: nello specifico, si legge, è il tempo di «promuovere un percorso condiviso per la scrittura di un Regolamento per il commercio in aree storiche, dare attuazione a quanto previsto dal decreto ministeriale 10 ottobre 1983, stabilendo il divieto di collocare strutture di vendita anche precarie nell’area di piazza Libertini e assicurare la piena fruibilità dei 48 box di Settelacquare».
Il passo successivo saranno i provvedimenti necessari al definitivo spostamento degli operatori, anche in vista dell’obiettivo strategico che il Comune si è posto: investire sulla zona di Settelacquare come area commerciale della città, considerata la presenza del mercato ortofrutticolo e del mercatino delle etnie e la collocazione in una delle aree più vivaci e popolate, tra viale Aldo Moro e piazza Partigiani. Ma questa è già un’altra storia.
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