Boom di furti di caschi dai bauletti degli scooter in sharing: caso in città

Boom di furti di caschi dai bauletti degli scooter in sharing: caso in città
di Matteo BOTTAZZO
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Sabato 7 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Noleggiare un mezzo in sharing è una delle più grandi comodità per chi ha l’urgenza di muoversi con una particolare rapidità e spostarsi da un posto all’altro. Peccato che ci siano delle occasioni in cui qualcosa non va per il verso giusto e all’urgenza dello spostamento si somma anche la necessità di risolvere un problema non di poco conto. 
Quando si noleggia lo scooter il casco dovrebbe trovarsi all’interno del bauletto, di norma se ne trovano due di diverse taglie, uno piccolo e uno più grande, a disposizione per tutte le tipologie di utenti. Ma ultimamente non è sempre così visto che diversi utenti hanno trovato la triste sorpresa di aprire il bauletto e non trovare al suo interno alcun casco. Rubati, a quanto pare.

Spariti nel nulla

Spariti nel nulla. Una consuetudine che non giova al trasporto d’ultima generazione e neppure all’immagine della città. Un utente però a questo punto cosa può fare? Può solo interrompere il servizio di noleggio, chiamando il l’assistenza del gestore dello sharing e comunicare la sua disavventura e poi iniziare la ricerca di un nuovo mezzo con la speranza che questo possa essere completo di tutti gli accessori necessari per potersi muovere serenamente. 
Quello del furto dei caschi rappresenta un problema che le aziende che offrono questo servizio devono combattere e che dilaga anche a Lecce. 

La soluzione

La soluzione però sembra essere dietro l’angolo, sarà però necessario un upgrade dal punto di vista tecnologico visto che i caschi presto saranno dotati di un chip di localizzazione, questo sarà di conseguenza connesso al veicolo e al momento della riconsegna dei veicolo, quando si interromperà il noleggio dovranno trovarsi in prossimità dello scooter che non rischierà più rimanere senza l’indispensabile casco necessario per il suo utilizzo. Un fenomeno che però non è legato alla sola città di Lecce, che a differenza di molti centri in cui è presente questo tipo di servizio è in coda alle graduatorie per quanto riguarda questo tipo di atti vandalici che rischiano di compromettere un servizio che da quanto è stato istituito ha fatto segnare sempre dei numeri estremamente positivi. 
Il 2023 quindi sarà l’anno della lotta, da parte delle aziende che erogano i servizi di sharing, a chi sottrae caschi o addirittura specchietti e i ricercatissimi supporti per gli smartphone, un fenomeno particolarmente persistente sui monopattini che spesso risultano sprovvisti di questi importanti sostegni, particolarmente necessari ai turisti che scelgono di muoversi con questo genere di mezzi. 

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