Lecce, residenze universitarie nel degrado: il viaggio dopo il crollo

Lecce, residenze universitarie nel degrado: il viaggio dopo il crollo
di Andrea TAFURO
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Venerdì 8 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:57

Residenze universitarie da incubo con controsoffitti che vengono giù, lesioni sui muri, tubazioni idrauliche che esplodono in piena notte e corridoi che si allagano. Nessun format televisivo in vista, bensì l’allarme lanciato dagli studenti di Unisalento, in merito alle strutture residenziali dislocate tra Lecce e i comuni dell’hinterland, in cui vengono segnalate criticità nei servizi e condizioni fatiscenti degli ambienti. Una protesta, divenuta sempre più incalzante dopo il crollo del solaio avvenuto mercoledì scorso nella residenza “Ennio De Giorgi” nel quartiere Salesiani che ospita circa 100 universitari su 300 aventi diritto. Nessun ferito per fortuna, l’area interessata dal cedimento era già interdetta, ma i pericoli e i disagi sono segnalati un po’ ovunque.

Le altre strutture

A preoccupare gli studenti c’è anche la residenza “Maria Corti” di via Lombardia a Lecce. L’edificio all’esterno non desta grandi preoccupazioni, ma aperto il portone d’ingresso la situazione si complica. Alcune crepe nei muri e l’intonaco sui pavimenti sono il primo segnale. Poi le blatte, ospiti indesiderati ma a loro agio in quegli ambienti. Ai piani alti della residenza la situazione non migliora. Un’aula comune, con divanetti blu e delle scrivanie, ha da poco visto staccarsi il controsoffitto, poi i bagni, con infiltrazioni sulle pareti e non sempre funzionanti. La doccia a volte è quasi un atto dovuto per l’esplosione improvvisa delle tubature che inondano inevitabilmente anche i corridoi. Qui a viverci, non senza qualche preoccupazione, sono circa 65 studenti. Ora però, i disagi registrati e ripetuti creano apprensione, e le associazioni studentesche chiedono interventi di messa in sicurezza. «Non si possono attendere i crolli per intervenire – commenta Gabriele Grasso, rappresentante dell’associazione Link e componente del cda Adisu -. La situazione richiede lavori urgenti e per questo motivo nelle prossime ore convocheremo un consiglio di amministrazione e realizzeremo un tavolo tecnico per discutere della questione con Adisu e l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo. Gli studenti non hanno bisogno soltanto di un posto letto – aggiunge Grasso – ma di ambienti consoni a garantire una quotidianità sicura. In questo quadro, si aggiunge la carenza del servizio trasporti e mensa per altre strutture residenziali dislocate a Castromediano e Monteroni. Riteniamo infatti che il problema sia gestionale e non solo strutturale». Criticità condivise ed elencate nel dettaglio da Alessandro Romano, rappresentante Link per la residenza in zona Salesiani. «I problemi sono molteplici: la mancanza di cucine in alcune residenze, i guasti alle caldaie che lasciano senza acqua calda soprattutto negli alloggi dei Salesiani. Le stanze umide – prosegue Romano - a tal punto da far comparire sui muri delle vere e proprie macchie di umidità o muffa. Ed ancora, poche lavatrici. In tutto questo disordine, dove non ci sono neppure spazi sufficienti per studiare, la quota che Adisu paga per posto letto è di 180 euro». Un allarme sulla sicurezza delle strutture ribadito anche da Marinella Milia, membro dell’esecutivo studentesco Udu. «La residenzialità è uno dei punti cardine dello sviluppo universitario. Per questo riteniamo necessario un intervento delle istituzioni e di Adisu per ristrutturare e riorganizzare al meglio spazi e strutture destinate alle esigenze degli studenti di Unisalento».

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