Quintali di posta in giacenza, parte un esposto

Quintali di posta in giacenza, parte un esposto
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Mercoledì 23 Novembre 2016, 11:17
Quintali di posta in giacenza nei depositi leccesi e paralisi del settore sul territorio: dopo la lettera del sindacato e dell'associazione dei consumatori parte un esposto all’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, inviato nelle scorse ore dalla segreteria provinciale della Uil e di UilPoste nonché dall’Associazione per la difesa dei consumatori Adoc di Lecce.

«Già dal 2015 – si legge nella lettera a firma del segretario Salvatore Giannetto (Uil), Oreste Amante (UilPoste) e Alessandro Presicce (Adoc) – Poste Italiane sta implementando la nuova organizzazione del recapito della corrispondenza denominata “a giorni alterni”. Ad aprile scorso, tuttavia, la UilPoste nazionale aveva evidenziato le anomalie e le incongruenze di tale nuova delibera aziendale rispetto al mandato ricevuto da Agcom ed il disallineamento rispetto alla direttiva europea 97/67/CE. Dal mese di agosto, inoltre, questo provvedimento è stato implementato sul territorio salentino con il conseguente taglio di personale da adibire al recapito ed il considerevole aumento di carico di lavoro e competenza territoriale per ogni lavoratore portalettere. Sin dai primi giorni, infatti, si è evidenziata l’impossibilità e l’insostenibilità di tale progetto riorganizzativo aziendale in quanto i nuovi carichi di lavoro non consentivano e non consentono il rispetto dei parametri di qualità del servizio né tantomeno gli impegni derivanti dalla normativa vigente in materia di erogazione del servizio universale».
Il risultato? Reiterate proteste dei cittadini; lunghe le code di utenti agli sportelli per reclamare la consegna di bollette e fatture ormai scadute da tempo; ricorrenti reclami di destinatari di corrispondenza tracciata online ma ferma nei Centri Postali.
Il 13 novembre scorso, la UilPoste di Lecce ha inviato alle varie strutture aziendali regionali un’ulteriore nota in cui si denunciava uno stato di paralisi del settore con quintali se non tonnellate di corrispondenza giacente presso i Centri Postali in attesa di poter essere recapitata. «A tale nota purtroppo ad oggi – spiega il segretario del sindacato di categoria, Amante - nessun cenno di riscontro mentre il servizio langue ed il cittadino/utente continua impotente ad aspettare che la propria corrispondenza gli possa essere prima o poi recapitata».
 
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