Piazza Libertini, spunta un vincolo. Stop al cantiere e progetto a rischio

Il rendering del progetto
Il rendering del progetto
di Stefania DE CESARE
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Domenica 15 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 14:34

Un restyling a 360 gradi, approvato nel 2018, e che prevede alberi di melograno, panchine, illuminazione e un infopoint. Ma, a distanza di 5 anni, dalla Soprintendenza arriva lo stop o, meglio, un ripensamento. Un dubbio che potrebbe mettere a rischio la riqualificazione di piazza Libertini. Intanto i lavori si sono fermati da 10 giorni.
Il cantiere di valorizzazione delle aree contermini al Castello Carlo V, e che riguarda anche le piazzette De Cristoforis (davanti il teatro Apollo) e De Santis (dove oggi affaccia l’istituto superiore Costa), potrebbe subire una brusca frenata. Motivo? Intorno all’area che circonda il teatro comunale insiste un vincolo di inedificabilità che precluderebbe la realizzazione di elementi le cui caratteristiche possano avere un impatto nel perimetro di intervento. Una prescrizione che, se confermata, potrebbe incidere sul progetto e ritardare – di fatto - la consegna del cantiere. Di fatto sconvolgerebbe e svuoterebbe il progetto, impedendo l’installazione di qualsiasi cosa: dagli alberi ai fari illuminanti, dalle panchine al box delle informazioni.

L'incontro

La questione è emersa durante un incontro tra la direzione dei lavori e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi e Lecce convocato per discutere della variante alla pavimentazione prevista in piazza Libertini, resa necessaria per consentire ai mezzi pesanti di potersi avvicinare al teatro per le operazioni legate alle attività di spettacolo.

Durante l’incontro la soprintendente Francesca Riccio avrebbe evidenziato la presenza del vincolo nell’area nei pressi del teatro Apollo – nello specifico piazza Libertini e piazzetta De Cristoforis – che impedirebbe di realizzare gli interventi inseriti nel progetto, come la messa a dimora di alberature, l’installazione di panchine, fari per l’illuminazione e la creazione di un box destinato all’infopoint. Il progetto di “Riqualificazione ambientale, valorizzazione e fruizione delle aree contermini il Castello di Carlo V”, redatto dallo studio Foresta e finanziato dalla Regione Puglia con 1 milione e 500mila euro (a cui si aggiunge il cofinanziamento comunale di 192mila euro), prevede l’installazione di nuove sedute, la messa a dimora di 30 alberi di melograno, l’installazione di percorsi urbani di arte contemporanea con 10 blocchi espositivi, la realizzazione di percorsi narrativi storici dedicati ai personaggi storici della città, con epigrafi pavimentali, dei box espositivi e illuminazione artificiale con effetto chiaroscurale. Nello specifico in piazzetta De Santis saranno installati elementi di pietra modulari incastonati nella pavimentazione in battuto di cemento. Nuove sedute, intervallate da melograni, saranno collocate anche in piazzetta De Cristoforis, dove il basolato sostituirà l’asfalto fino alle mura del Castello, e in piazza Libertini dove sarà realizzato anche un box espositivo da destinare a infopoint.

Il progetto

Approvato nel 2018, il progetto ottenne il via libera anche dall’allora soprintendente Maria Piccarreta che stabilì, come unico vincolo, la conservazione della cancellata davanti l’Istituto Costa. A distanza di 5 anni, con piazza Libertini cantierizzata e con le ruspe accese a fine febbraio, le cose potrebbero cambiare. Al momento il direttore dei lavori Alfredo Foresta, come detto, ha bloccato gli interventi, che sono in stand-by da circa 10 giorni, in attesa di un nuovo incontro (fissato per martedì) con la soprintendente Riccio che dovrà esprimersi nel merito dell’opera.
Intanto per domani a Palazzo Carafa è in programma una commissione richiesta dal consigliere di opposizione Gianmaria Greco per discutere della variante di piazza Libertini e sui ritardi dei lavori che stanno danneggiando le attività della zona. Gli esercizi commerciali, infatti, lamentano da tempo numerosi disagi, con incassi ridotti in alcuni casi anche dell’80%. Le proteste, però, non riguardano solo i ritardi del cantiere ma anche il trattamento riservato dal Comune agli esercizi commerciali durante i mesi estivi. Gli esercenti, infatti, avrebbero voluto che l’area venisse liberata dai pannelli di metallo, come fatto su via Alvino, proprio per consentire alle attività di lavorare durante i mesi con maggiori presenze turistiche.
La decisione di non rimuovere le recinzioni ha generato malumori e adesso i ristoratori di piazza Libertini pretendono una accelerata alle operazioni in modo da chiudere il cantiere nei tempi previsti (dicembre 2023).

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