Palazzo dei Celestini, chiostro e facciata a nuovo dopo 30 anni

Palazzo dei Celestini, chiostro e facciata a nuovo dopo 30 anni
di Mattia CHETTA
4 Minuti di Lettura
Sabato 11 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Messa in sicurezza e riqualificazione di Palazzo dei Celestini a Lecce, c’è il bando di progettazione. Il gioiello barocco situato in via Umberto I – nel cuore della città e a pochi metri da Santa Croce – tornerà a splendere attraverso i lavori di un maxifinanziamento da 8 milioni di euro. 

Bando di gara da 8 milione

 

Nelle scorse ore gli uffici dell’ente hanno pubblicato la determina con la quale la Provincia avvia l’iter per il bando di gara relativo all’affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria. Servizi che prevedono interventi di restyling e migliorativi dell’antico edificio barocco del centro cittadino. I fondi messi in campo dalla Provincia di Lecce consentiranno di intervenire sull’atrio seicentesco interno a Palazzo dei Celestini, innanzitutto. Ma anche sul colonnato barocco – ormai ingrigito dal tempo – e sul basolato, oggi logoro e consumato. 
Come si diceva, sul piatto otto milioni di euro per rifare il look della storica struttura che riporta, tra le altre, le firme dei due architetti leccesi, Giuseppe Zimbalo e Giuseppe Cino.

E in attesa di concludere le fasi iniziali del bando di concorso – oltre a definire i tempi dei lavori – a Palazzo si condivide la soddisfazione per un intervento imponente da realizzarsi a trent’anni di distanza dall’ultimo restyling. «Finalmente, dopo la significativa opera di intervento per la Basilica di Santa Croce, diamo continuità al ripristino della bellezza anche di Palazzo dei Celestini con un progetto che non era mai stato ideato né realizzato», ha commentato il presidente Stefano Minerva. 

500mila euro per la facciata

Ma l’investimento previsto dalla Provincia di Lecce, proprietaria dello storico gioiello di arte e cultura nel cuore di Lecce, fa il paio con un secondo progetto da 500mila euro circa, orientato a rimettere a nuovo la facciata cinquecentesca valorizzando ulteriormente il prospetto ormai famoso e apprezzato in tutto il mondo. I lavori– che dovrebbero concludersi già in primavera – ricalcano il provvedimento del dicembre 2021, quando fu inaugurato il nuovo impianto di illuminazione artistica permanente, realizzato da Enel X in collaborazione con l’ente provinciale, puntando a rimettere in sicurezza la facciata del palazzo che affaccia sulla centralissima via Umberto I, adiacente alla Basilica di Santa Croce. 
Prospetto per il quale nei mesi scorsi si erano resi necessari i primi interventi di recupero e messa in sicurezza a causa di alcuni distaccamenti di parti delle decorazioni barocche e micro-porzioni della facciata.

Stop ai furbetti nel chiostro seicentesco

Già dalla fine dello scorso anno, tuttavia, l’amministrazione provinciale di Minerva era tornata a puntare i riflettori sulla tutela e sulla conservazione dello scrigno barocco. E lo scorso 30 gennaio il Consiglio provinciale ha approvato il regolamento per impedire ai furbetti di parcheggiare all’interno dell’immobile seicentesco. Il complesso normativo, costituito da 13 articoli, punta ad aggiornare quello già esistente e siglato tra le parti nel 2015, con la rinnovata collaborazione tra Provincia e Prefettura che ha permesso di individuare, in tempi brevi, un’intesa a tutela del patrimonio artistico e culturale di Palazzo dei Celestini. Sanzioni e rimozione coatta del mezzo alle auto abusive di quanti, in barba ai divieti e alle limitazioni previste e in sfregio al gioiello tra i più preziosi di arte e cultura leccese, pretendono di poter utilizzare il colonnato barocco come parcheggio privilegiato. Una pessima abitudine che si trascina da anni all’interno dell’immobile a pochi metri da Santa Croce che affaccia sulla centralissima via XXV Luglio. 
Una situazione mai tollerata da cittadini e turisti costretti a fare lo slalom tra le auto per godere di uno tra i gioielli di arte e cultura più preziosi della città. E non più tollerabile per l’amministrazione provinciale che, di concerto con l’ente governativo guidato dal prefetto Luca Rotondi, nelle scorse settimane ha rimesso mano al precedente regolamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA