Come vivevamo 3mila anni fa? Allo studio una fortificazione dell'Età del Bronzo

Gli scavi in località Torre dell'Alto, a Nardò

Come vivevamo 3mila anni fa? Allo studio una fortificazione dell'Età del Bronzo
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Mercoledì 29 Novembre 2023, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 13:47

Come si viveva nel Salento tremila anni fa? A dare una risposta a questa domanda contribuiranno le scoperte archeologiche fatte durante gli scavi a Torre dell'Alto, a Nardò. Scavi che, tra le altre cose, hanno portato alla luce già un poì di tempo fa le tracce di una massiccia fortificazione dell'Età del bronzo e che ora si stanno studiando. Una scoperta di grande rilievo per ricostruire la nostra storia.

Domani la presentazione dei risultati degli scavi
 

“Torre dell’Alto e l’età del Bronzo nella costa Ionica Salentina” è il titolo della conferenza in programma domani, giovedì 30 novembre, alle 18.30, presso il Museo della Preistoria di Nardò (ex convento di Sant’Antonio, piazzetta Sant’Antonio).
In questi giorni, infatti, nel parco di Portoselvaggio è in corso di svolgimento (in concessione del Ministero della Cultura) la campagna di scavo archeologico nel sito fortificato dell’età del Bronzo di Torre dell’Alto.

Insediamento risalente a 3000mila fa

L’insediamento, oggetto di indagini non invasive già a partire dal 2020, si data alla Media e Tarda Età del Bronzo (approssimativamente tra 3500 a 3000 anni fa) ed è caratterizzato dalla presenza di imponenti fortificazioni che misurano circa 20 metri di larghezza per 200 di lunghezza.

Gli scavi sono diretti dal prof. Francesco Iacono, docente di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, e si svolgono in collaborazione con il civico Museo della Preistoria di Nardò.

L'indagine mira a ricostruire la vita delle comunità costiere del Mediterraneo

Le indagini della struttura fortificata si inseriscono all’interno di un progetto di ricerca più ampio finanziato da un progetto PRIN intitolato “Mediterranean coastal lifestyles and mobility - an integrated and comparative study of paleo-environmental, archaeological, and social perspectives”, che mira ad esplorare le strategie di vita delle comunità costiere del Mediterraneo e che si svolge in collaborazione anche con Milena Primavera dell’Università del Salento (per quanto concerne i dati paleobotanici). Parallelamente, i risultati delle ricerche si inseriscono nel progetto sviluppato dal Museo per la ricostruzione dei paesaggi stratificati di questo settore salentino. La collaborazione contempla la condivisione di conoscenze, strategie e strumenti e costituisce un esempio virtuoso di attenzione alla sostenibilità del patrimonio e di collaborazione tra strutture universitarie e istituzioni locali.
Alla conferenza interverranno il prof. Francesco Iacono e la direttrice del Museo della Preistoria di Nardò Filomena Ranaldo. Interverrà per un saluto l’assessore alla Cultura e ai Musei Giulia Puglia.
«La collaborazione avviata con il Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna – dice Giulia Puglia – rappresenta bene il modello di collaborazione e co-progettazione che stiamo promuovendo attraverso la programmazione museale. L’incontro di domani ci consente di condividere con l’intera comunità la nuova tappa di questo progetto».
                                                                                                                          

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