Lecce, 25 malati bloccati sulle lettighe in Pronto soccorso: stop agli arrivi in ambulanza

Il Pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce
Il Pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:56

Sold out il Pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Stop agli accessi dei pazienti in arrivo con le ambulanze del 118. Lo ha stabilito il primario Silvano Fracella nella giornata di ieri dopo avere constatato che alle nove del mattino c’erano 25 pazienti in attesa di essere ricoverati. Tutti pazienti avanti con gli anni. E gli uni accanto agli altri, poiché questa emergenza non consente - ha sostenuto questo il dirigente medico in una lettera inviata ai vertici della Asl - il rispetto del distanziamento ed aumenta i rischi di contagio.

Come una settimana fa a Casarano

E dunque la situazione creatasi la scorsa settimana nell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano si è ripresentata in questi giorni nel reparto di frontiera della città capoluogo. Situazione prevedibile, secondo Fracella: «Il sistema sanitario continua ad ignorare un dato ormai acquisto da diversi anni: la popolazione anziana italiana, e quella salentina non fa eccezione, cresce regolarmente. Tuttavia non si è stati ancora in grado di adattare le strutture a questa realtà. Si sarebbe dovuto creare reparti di lunga degenza nei cinque ospedali chiusi o depotenziati in provincia. Oggi si discute del nuovo polo ospedaliero fra Maglie e Melpignano, ma al territorio serve altro. Servono medicina di prossimità, assistenza domiciliare, reparti specializzati nelle patologie per anziani. Le conseguenze di questa mancata programmazione ricadono sui Pronto soccorso. Ed a volte creando anche situazioni di tensione con i pazienti e con i parenti dei pazienti».

Carenza di posti letto  e Covid

Una situazione che il Covid-19 ha ulteriormente esasperato, il pensiero del primario del Pronto soccorso del Fazzi. Un pensiero che ha riversato nella lettera inviata al direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, ed al direttore sanitario Roberto Calà. Parla infatti della riduzione dei posti letto nei reparti dove sono destinati la gran parte degli anziani in attesa di ricovero. Riduzione al distanziamento fra un letto ed un altro che - ha riferito il dirigente medico al giornale di ricerca un terzo dei posti letto a disposizione in ogni reparto.
È stata fatta inoltre presente una situazione che appare al limite del paradosso: le stesse esigenze di distanziamento non possono essere rispettate in Pronto soccorso.

E la degenza temporanea su qualche letto e su tante lettighe aumenta il rischio di contagio e potrebbe vanificare l’effetto di prevenzione dei tamponi effettuati ai pazienti in entrata nel reparto.

Stop ingressi

Da qui l’annuncio del blocco delle accettazioni dei pazienti condotti dalle ambulanze del 118, del flusso maggiore in altre parole. E le richieste di imprimere una accelerazione alle dimissioni dei reparti dove dovrebbero essere ricoverati i 25 pazienti in transito dal Pronto soccorso, gran parte affetti da problemi di tipo internistico-pneumologico, ed anche di aumentare la disponibilità dei posti letto.
Quali soluzione adotterà la Asl anche alla luce del fatto che il Pronto soccorso del Fazzi raccolga gran parte dei pazienti trasportati dalle ambulanze del 118? Che accadrà per i consueti “codici rossi” degli incidenti stradali dal Capo di Leuca al Nord Salento. Problemi che i dirigenti sanitari stanno cercando di risolvere a stretto giro, non fosse altro per la priorità dovuta al diritto alla salute delle persone.

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